Ogni candidato
affronta l’esame da sostenere temendo di non conoscere in modo adeguato
l’argomento che dovrà affrontare nella prova.
Lo sanno bene gli studenti che quest’anno si presenteranno agli esami
di Stato. Tutti sognano di indovinare il testo delle prove da svolgere,
approfondendo in modo particolare alcuni degli argomenti del vasto
programma che hanno studiato durante l’anno scolastico.
Che salti di gioia se il Ministro Mariastella Gelmini firmasse alcune
settimane prima degli esami di Stato un decreto che stabilisse il testo
delle prove da sostenere!
Che festa se per decreto il candidato potesse scegliere liberamente un
argomento tra quelli svolti nel corso degli studi!
Per gli studenti, che quest’anno affronteranno gli esami, rimarrà una
chimera: nessun decreto porrà termine alle loro comprensibili
palpitazioni.
E’ surreale invece che il Ministro abbia previsto per decreto la
traccia della prova scritta che molti dei loro Dirigenti
Scolastici dovranno affrontare per essere confermati quali dirigenti,
dopo che il concorso in base al quale erano stati assunti è stato
annullato con sentenza passata in giudicato per gravi irregolarità.
In data 03/01/2011 il Ministro dell’Istruzione (D.M. n.2) ha decretato
in attuazione della legge 202/2010:
Art.3
1. I candidati… sostengono una prova scritta sull’esperienza maturata
nel corso del servizio.
2. La prova verte sull’attività svolta dai candidati nelle rispettive
sedi di servizio. In particolare, premessa una breve descrizione delle
caratteristiche e delle condizioni degli istituti scolastici di
riferimento all’atto dell’assunzione dell’incarico e degli obiettivi
correlati allo svolgimento del medesimo, devono essere descritte le
iniziative poste in essere al fine di assicurarne puntuale e tempestiva
realizzazione, i risultati raggiunti alla data di svolgimento della
prova e le circostanze che, in tutto o in parte, hanno impedito il
conseguimento degli obiettivi stessi. …
5. I candidati ... sostengono una prova scritta su un progetto
elaborato su un argomento da loro scelto tra quelli svolti nel corso di
formazione.
Pertanto, come si può verificare, il testo della prova da svolgere per
alcuni è stato dettagliatamente precisato, per altri è lasciato alla
libera scelta del candidato.
L’On. Alessandra Siragusa, orgogliosa di essere stata prima
firmataria della legge 202/2010, alla quale il citato decreto dà
esecuzione, ha dichiarato: “il progetto scelto dai concorrenti era
previsto nel bando di concorso e non nella mia legge”. Il bando del
concorso annullato stabiliva, però, che la commissione scegliesse la
traccia sulla quale il candidato doveva elaborare il suo progetto, non
lasciava in alcun modo possibilità al candidato di presentare un
qualsiasi progetto purché rientrante nel programma previsto dal bando.
La legge 202/2010 non è solo
incostituzionale è anche l’istituzionalizzazione dell’illegalità e
dell’arroganza politica. Abbiamo assistito a sanatorie edilizie e
sanatorie fiscali. Adesso arrivano le sanatorie concorsuali. Nelle
precedenti sanatorie, però, lo Stato, a fronte di un beneficio concesso
a un cittadino reo di una condotta illegittima, pretendeva in cambio un
congruo sacrificio. Nella fattispecie, invece, la legge del do ut des
sembra apparentemente dimenticata.
Lina Zanghì
linazanghi@alice.it