L'amministrazione
ha stampato 50mila copie per i bambini: cita la Festa del popolo veneto
e della mamma, non cita il 25 aprile e il 1° maggio. Il Comune di
Solesino lo respinge ed esorta le altre amministrazioni: rifiutiamolo
tutti.
Dopo la scuola di Adrio con i simboli leghisti che per ordine della
magistratura hanno dovuto rimuovere, il Carroccio si distingue per
un'altra iniziativa.
Il calendario 2011 della Provincia di Padova la Festa della mamma e
quella dei veneti, ma non il 25 Aprile né il Primo Maggio. Il Comune di
Solesino non l'ha mandata giù, lo ha restituito e ha invitato gli
Comuni a fare altrettano. L'ha raccontato il Mattino di Padova: il
Comune di Solesino ha contestato l'iniziativa della provincia che nel
suo calendario in 50.000 copie, da distribuire ai bambini di tutto il
territorio padovano con la Befana in copertina. Dove si citano la Festa
del papà, della mamma e dei nonni, il martedì grasso, l'inizio della
primavera, la Festa del popolo veneto (25 marzo), il 2 giugno;
clamorosamente e volutamente mancano invece il 25 aprile e il 1°
maggio. (da L'Unità)
Anche Padova si unisce a Solesino.
Zanonato: "Non distribuiremo il calendario leghista"
Contestata l'iniziativa della
Provincia che indica la Festa della mamma e quella dei veneti, ma non
sottolinea 25 Aprile e Primo Maggio.
di Francesca Segato (Il Mattino di Padova)
PADOVA. "Il Comune di Padova non distribuirà il calendario della
Provincia, perché lo considera diseducativo e irrispettoso della storia
del nostro Paese". Anche il sindaco Flavio Zanonato si schiera contro
il calendario realizzato dall'assessorato all'identità veneta della
Provincia, che ha escluso il 25 aprile e il 1 maggio dalle festività
ricordate, inserendo invece il BatiMarso e la Festa del popolo veneto.
"Le Feste civili e religiose si ricordano tutte e non dipendono dalle
maggioranze che si alternano alla guida delle Istituzioni - spiega
Zanonato - I cittadini hanno ben altri problemi e preoccupazioni, ma
c'è qualcuno che invece di dare risposte concrete utilizza le
Amministrazioni per fini di parte, ricorrendo ad armi di distrazione di
massa per nascondere il vuoto di proposte che caratterizza la sua
azione politica".
"Ci auguriamo che si tratti dell'ultimo episodio di questo tipo e che i
rappresentanti della Lega in Provincia tornino ad occuparsi delle
questioni, serie e difficili, che stanno a cuore alla nostra gente"
conclude il primo cittadino di Padova.
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