''Noi non
vogliamo una scuola che 'inculchi i valori dei genitori', non e' questo
il suo compito ne' deve esserlo. La scuola che vogliamo e' una scuola
che ci dia i mezzi per costruire i nostri valori e che lo faccia con il
giusto sostegno e con metodi corretti, che ci educhi nel modo migliore
ad affrontare le sfide presenti e future''. E' quanto affermano gli
studenti della Rete degli studenti del Veneto che hanno scritto una
lettera al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, dopo le
''sconcertanti dichiarazioni fatte sulla scuola
pubblica''.
''Forse - afferma Marco Zabai coordinatore regionale della Rete
degli studenti Veneto - il senso delle parole liberta', scuola pubblica
e costituzione non e' molto chiaro al nostro presidente del consiglio,
e' per questo che noi studenti, che invece a queste parole ci crediamo
e continueremo a difenderle, proviamo a spiegarglielo''.
''Il 12 marzo - aggiunge - saremo in piazza come studenti e come
cittadini per difendere la costituzione Italiana e la scuola pubblica
dagli attacchi di un governo che sta distruggendo l'Italia a partire
dalle scuole e dalle universita' che ricordiamo, a causa dei tagli e
delle riforme scellerate del governo, sono ormai al collasso''. (Adnkronos)
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