Contro gli abusi in
università, ora studenti, i dipendenti e i docenti della Statale
possono contare sull'aiuto professionale, gratuito e riservato della
Consigliera per le molestie sessuali. Si tratta dell'avvocato
Laura De Rui, nota penalista che da vent'anni si dedica all'assistenza
e alla rappresentanza legale di bambini, donne, uomini oggetto di
molestie, maltrattamenti e violenza sessuale. Nominata dal rettore con
un bando pubblico, questa nuova figura prevista dal Codice antimolestie
dell'ateneo è a disposizione di chiunque abbia bisogno di essere
ascoltato, nei tempi e nei modi che ritiene opportuno. E secondo i dati
del Comitato pari opportunità della Statale presieduto dalla sociologa
Bianca Beccalli non è destinata a rimanere solo sulla carta. Un primo
caso è già stato sollevato pubblicamente durante la presentazione
di questa novità da una donna che ha raccontato, con molta rabbia per
non essere stata ascoltata tre anni fa, di molestie subite da un
superiore.
Ora è la stessa De Rui a spiegare
cosa può fare la consigliera per affrontare queste situazioni, ma con
una premessa: "Vorrei passasse il messaggio di tranquillità e serenità.
Ci si può rivolgere alla consigliera senza che nessuno lo debba
sapere o che si faccia niente perchá nel lavoro di assistenza alle
vittime di violenza ho imparato a non anteporre il rischio eventuale
che un abuso si ripeta alla concretezza delle esigenze di chi mi siede
di fronte. Si decide insieme". Il legale ricorda che "il Codice
antimolestie dell'ateneo definisce molestia ogni comportamento
indesiderato, anche verbale, a carattere sessuale che crea una
situazione di disagio, ostile, offensiva, degradante, umiliante. E che
la consigliera è a disposizione delle persone - studenti,
personale amministrativo e docenti - per raccogliere racconti di
molestie sessuali avvenute in università, perché parlare, spezzare il
vincolo del segreto, a volte dà la forza di ribellarsi".
Si può contattare la consigliera telefonicamente o via email
(348-3198985 ogni lunedå e mercoledå dalle 8.45 alle 9.15,
consigliera.molestie@unimi.it) e decidere un luogo di incontro
riservato. Oppure ß possibile incontrarla in università il 28 aprile
dalle 9 alle 11 nell'ufficio del Cpo all'ingresso principale di via
Festa del Perdono 7. Le prossime date saranno rese note attraverso un
avviso bimestrale pubblicato sul sito del Cpo. Ma cosa può fare la
consigliera? "Non è necessario decidere subito - dice De Rui -. Si
può cominciare con dei percorsi di sostegno, anche tramite psicologi,
per acquisire forza. Poi, se il racconto integra un reato, ci sono due
strade: quella extragiudiziaria (convocare le persone coinvolte, fare
avvertimenti, cercare una soluzione al di fuori del tribunale con una
composizione della questione) e quella della denuncia penale". De Rui,
inoltre, insieme al Cpo promuoverà alcuni incontri per diffondere la
cultura del rispetto della libertà e dignità delle persone, anche ai
fini della prevenzione del fenomeno delle molestie sessuali.
"L'informazione è importante per aiutare chi subisce comportamenti
magari non gravi, come sguardi insistenti sul seno, strusciamenti, a
identificarli come molestie sessuali - spiega la consigliera -. Il
primo seminario si è tenuto a fine marzo con la partepazione dell'ex
magistrato Gherardo Colombo. Il prossimo sarà organizzato in base alla
raccolta di un questionario sulle molestie sessuali che ho distribuito
l'11 aprile e inviato via email a tutti".
(da http://affaritaliani.libero.it/)
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