Dopo l’accavallarsi di notizie sulla prova preselettiva del concorso a Dirigente scolastico, che sono sempre più deprimenti dal punto di vista dello studio, dell’etica professionale e del senso civico di ognuno di noi, comincia ad insinuarsi l’ombra del ricorso e della denuncia penale. Si leggono dalle pagine di Repubblica.it titoli come “Presidi, concorso con il trucco” o “La fuga di notizie è grave, e dal Ministero nessuna risposta” o l’articolo di Salvo Intravia “ I quiz in anticipo su internet, e sono anche pieni di errori”, che identificano una situazione legalmente non giustificabile. Su Repubblica.it si da spazio alle parole di un docente dall'insolito nickname di "Preoccupato" che dal forum aperto sul sito mininterno.net, confessa di avere ricevuto un file con le domande "ufficiali" prima dell’uno settembre, ma si dimentica di riportare quanto scritto sulla rivista Tecnica della scuola, dove Gennaro Sorrentino dichiara “Informo codesta spett.le società che il dirigente scolastico di un istituto superiore di Napoli ha consegnato a tutti i suoi corsisti per la prova di preselezione al concorso a dirigente scolastico i files contenenti tutti i circa 7500 quesiti, ben prima della pubblicazione del Miur. La fuga di notizia a Napoli è stata immediata. Io li ho avuti sulla mia posta elettronica prima del 1° settembre 2011. Posso provarlo in qualsiasi momento”. Alla luce di queste denunce, anonime e non, fatte via web, che comunque dovranno essere verificate da chi di dovere, partecipare a questa selezione è come partecipare ad una gara d’appalto, quando alcuni soggetti sono già a conoscenza dell’offerta dei concorrenti, in altre parole quando si sa che non tutti partono alla pari. In relazione a quanto detto, un obiettivo è stato raggiunto, la partecipazione ad un a prova così “ infangata” compromette deontologicamente la professionalità di ogni candidato.
Aldo Domenico
Ficara
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