Spesso incrocio i miei articoli sul mondo della scuola, con quelli dell’ispettore Maurizio Tiriticco, nelle prestigiose pagine della rivista on line Education 2.0 diretta dal prof. Luigi Berlinguer, e molte volte mi trovo in perfetta sintonia con il suo pensiero, così come lo sono stato leggendo con attenzione il suo articolo su Oggi Scuola dal titolo “ Gli errori nel test per il concorso DS? Lo sapevo” . La parte che più mi ha interessato è quella del confronto di metodologie, nelle dinamiche di reclutamento dei dirigenti scolastici, tra Francia ed Italia. Riporto, per intenderci meglio, la riflessione fatta nell’articolo “Si dia un’occhiata ai cugini francesi, che hanno ‘inventato’ il pubblico concorso fin dall’ottocento. Lì i concorsi a dirigente scolastico si fanno ogni anno, sono abbordabili, investono sui giovani docenti motivati e con buon curricolo, consistono in analisi di dossier, in scritture professionali, in capacità progettuali e in vision… Tutte cose che non stanno certamente dentro un test”. L’ultima parte della riflessione di Tiriticco si riferisce alla batteria di test del prossimo concorso a preside, che tanto fa discutere gli oltre 42000 partecipanti. Il rischio è quello che fra qualche lustro in Francia ci saranno dei veri esperti in problem solving scolastico, mentre in Italia potremo contare su di un manipolo di volenterosi professionisti capaci di imparare a memoria migliaia di item più o meno esatti. L’evoluzione sociale di una nazione sta anche in queste “ sfumature “.
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