"L’Italia dei
Valori che si è battuta in più circostanze, come nel caso degli
insegnanti di latino e greco, per il ripristino della legalità, per il
rispetto delle specificità professionali di tutti i docenti, nonché per
il diritto degli studenti ad una formazione di qualità, intende mettere
una volta per tutte il Ministro di fronte alle proprie responsabilità.”
– cosi l’On. Anita Di Giuseppe sulle politiche del MIUR - “Ci
sono classi di concorso le cui discipline di insegnamento hanno subito
una vertiginosa riduzione del monte ore, è il caso, ad esempio, delle
discipline giuridiche ed economiche (A019), delle discipline musicali
(A031), della storia dell’arte (A061), della matematica applicata negli
istituti tecnici e professionali (A48), della chimica (A013); per non
parlare del taglio alle ore di laboratorio che ha decimato il numero di
Insegnanti Tecnico-Pratici (ITP) presenti nelle nostre
scuole.
A fronte di tali riduzioni – prosegue il Deputato IdV - il Ministro ha
inventato arditi accorpamenti disciplinari che, oltre a imporre una
flessibilità incondizionata e dequalificante agli insegnanti,
determineranno un ulteriore impoverimento dell’offerta formativa del
nostro sistema di istruzione superiore. Regnerà il caos
nell’assegnazione delle cattedre con classi di concorso che
risulteranno più penalizzate di altre; suscita particolare
preoccupazione il caso del gruppo A042, A075 e A076, oppure del gruppo
A016, A071 e A072. Chiederemo al Ministro Gelmini – conclude l’On. Di
Giuseppe - l’elaborazione di un piano, serio e coerente, che sia in
grado di tutelare sia gli insegnanti di ruolo che, per colpa dei tagli
dissennati imposti alla scuola da questo governo negli ultimi tre anni,
saranno costretti ad adattarsi alla didattica di discipline che non
rientrano nel proprio ambito di specializzazione, sia i precari che,
dopo aver affrontato percorsi abilitanti articolati e superato prove
selettive, stanno vedendo irrimediabilmente compromesso il proprio
futuro lavorativo”.
(AGENPARL)
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