Premessa
(vera)
Brindiamo alla scuola del 2012 e degli anni a venire.
Prima, però, occorre fare una premessa.
Pare che ci saranno importanti cambiamenti.
Il primo, stando a quanto ha dichiarato nei giorni scorsi il ministro
dell’Istruzione Francesco Profumo, è che verranno indetti dei concorsi
per assoldare “giovani insegnanti”, perché, a suo avviso, è arrivato il
momento di “svecchiare” questa classe docente ingrigita dai quarantenni
e ultra.
Una precisazione.
A parte i professori di ruolo, chi insegna oggi? I precari. Da chi è
composta la fascia dei precari, di cui tanto si sente parlare? Da oltre
240.000 persone iscritte nelle graduatorie ad esaurimento (si chiamano
così perché, in teoria, dovrebbero esaurirsi man mano che gli
insegnanti vengono convocati per essere stabilizzati, ovvero per
passare di ruolo). Di questi, 30.000 sono abilitati Ssis.
Cosa sono le Ssis? Le Ssis oggi non esistono più, sono le Scuole di
Specializzazione per l’Insegnamento Secondario, che fino a qualche anno
fa hanno conferito l’abilitazione ad insegnare. Si chiamavano Scuole ma
erano veri e propri corsi accademici di durata biennale – con tanto di
tasse, lezioni in università, obbligo di frequenza, tirocinio, esami,
tesi finale –, una sorta di seconda laurea, insomma, che richiedeva un
concorso in entrata (per la selezione) e uno in uscita (per
l’abilitazione).
I sissini sono dunque insegnanti che hanno svolto tirocinio, che hanno
una formazione attestata e che ora si ritrovano con diversi anni di
esperienza, spesso sbattuti a insegnare nelle scuole più lontane. Senza
nulla togliere alla buona volontà del ministro nei confronti dei
giovani appena laureati, l’augurio è che tra i docenti che ha
annunciato di voler far regolarizzare, Profumo abbia intenzione di
assumere prima i 30.000 abilitati Ssis delle graduatorie ad
esaurimento, i quali hanno già concorso per la Ssis.
Ministro Profumo: è questione di giustizia.
I sissini è da anni che rincorrono le graduatorie inseguendo la
promessa di un ruolo, che vengono spediti a casa di dio, che spendono
soldi in corsi di formazione per un misero punto in più.
Altrimenti sarebbe una grandissima presa per i fondelli.
Ci pensi, Profumo, ci pensi.
È vero: oggi la classe docente è imbolsita da sissini di 35-40 anni e
passa.
Individui decrepiti, certo.
Ma un capello bianco non ha mai fatto male alla cultura.
Dei capelli trapiantati, invece, sì.
Previsioni
La scuola del futuro sarà differente.
Avveniristica e divertente.
Profumo devolverà la poltrona ministeriale a Renzo Bossi, che, istigato
dal padre, imporrà l’obbligo del grembiule verde e della foto della
Padania accanto al crocifisso.
Ogni aula sarà dotata di un grande schermo, così si potrà accendere la
televisione a piacimento.
Alle elementari verrà soppressa la figura del maestro, basterà un
educatore: tanto quello che può insegnare un docente – alfabeto,
numeri, insiemi – lo potrà ripetere qualsiasi individuo normodotato.
Per divertire i bambini, l’unico requisito imprescindibile sarà che
l’educatore sappia raccontare barzellette.
I libri non esisteranno più.
Ogni alunno avrà sul banco un iPad di ultima generazione che interagirà
col suo cellulare, i contenuti didattici saranno trasferiti sui cd.
Così i genitori non si lamenteranno più del costo dei testi scolastici
e investiranno i soldi risparmiati nei più esorbitanti modelli di
telefonini che, ovviamente, potranno squillare indisturbati in classe.
Chiunque verrà avvistato con un libro in mano, fosse anche un classico
o un pezzo d’epoca, riceverà immediatamente due giorni di sospensione.
La figura dell’educatore sarà alternata, alle medie e alle superiori,
da quella del neoprofessore. I neoprofessori dovranno superare un test
di bellezza e giovinezza, non potranno avere più di ventinove anni,
quelli coi capelli biondi acquisiranno due punti in più in graduatoria.
Ma i grandi cambiamenti avverranno negli istituti superiori.
Nelle classi-pollaio, composte – come oggi – anche da oltre 30 alunni,
il neprofessore non dovrà occuparsi delle conoscenze e dell’educazione
degli scolari, tutt’altro. Dovrà semplicemente intrattenerli, facendo
trascorrere loro una piacevole mattinata. Le materie saranno
rivoluzionate: aboliti storia, italiano e scienze (a che cazzo serve
conoscere la lingua, il mondo e il passato?), l’ora di religione
triplicherà (ma in quell’ora continueranno a vedersi film, come già
accade oggi) e verranno aggiunte materie al passo coi tempi, quali:
“televisione e tempo libero”, “gossip” e “opinionismo”.
Il sistema docimologico verrà ribaltato: non saranno più i docenti a
esprimere un voto, ma gli allievi giudicheranno i prof con un sistema
numerico che andrà dall’uno al dieci. Chi, tra i docenti, sarà sotto la
sufficienza, ovvero chi riceverà un voto dal cinque in giù, vedrà
tagliata una parte dello stipendio, devoluta nell’acquisto di merendine
e bibite gassate, da consumarsi tranquillamente in classe.
Dimenticavo.
Prima di tutto ciò, quando sarà eletto ministro Renzo Bossi, l’obsoleta
classe di insegnanti di ruolo e di sissini protesterà in piazza con una
manifestazione pacifica. Loro passeranno come sovversivi, la
manifestazione verrà soffocata nel sangue e i pochi sopravvissuti
saranno spediti in un lager svizzero.
Attraverso il famoso tunnel dei neutrini, naturalmente.
(da
http://www.carmillaonline.com/archives/2011/12/004148.html)
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