Correre
per esistere. È questo che pensa Alessio, mentre attraversa campi
coperti di brina o mentre scatta sul tartan di uno stadio in disuso. Un
padre irraggiungibile, una madre silenziosa, una nuova scuola e nessun
amico. Grigio è l’unico a essersi accorto delle potenzialità di quello
strano ragazzino, è lui l’unico disposto a concedergli un’occasione. E
così Alessio, quasi un incrocio tra lo Smith de La solitudine del
maratoneta e il Ballerino di Pugni, comincia ad allenarsi di nascosto
seguendo i consigli di Grigio, a divorare chilometri su chilometri in
vista di un obiettivo che, come scoprirà ben presto, va ben oltre la
semplice vittoria in gara. Un romanzo che parla di sport – quello vero
– come vera e propria palestra di preparazione alla vita, e che ci
ricorda come, per essere dei vincenti, non sia necessario arrivare
primi a tutti i costi.
Considera trentanove chili di pelle e ossa. Un paio di orecchie tipo
gli sportelli spalancati di un camion ripreso da davanti. Apparecchio
ai denti e un naso leggermente deviato verso sinistra, souvenir di un
capitombolo dalle scale. Braccia lunghe e magre, gambe da trampoliere
di palude. Fatto? Ok, ora aggiungi l’interdizione a praticare attività
sportiva per via di un problemuccio di cuore, e non faticherai a
immaginare con quanto ottimismo, quel sedici settembre di ventidue anni
fa, mi accingevo a varcare la soglia del pio Istituto San Cataldo.
La madre, una libraia un po’ ansiosa che si diletta a scrivere poesie.
Il padre, un talentuoso attore con, ahimè, un occhio fuori asse e
un’amante spagnola. Ed è proprio dopo una loro lite furiosa che Alessio
sviene improvvisamente e senza un apparente motivo.
Inizia così un nuovo percorso. Sullo sfondo dell’Istituto San Cataldo,
scuola privata dove ognuno ha un soprannome, Alessio conosce Cratere,
ragazzino grosso e brufoloso che è costretto ad affiancare nello
studio, ma soprattutto Grigio, il bidello-custode-giardiniere che ha un
piccolo segreto e che, dopo una partita di calcio rivelatrice, decide
di scommettere su di lui.
Federico Fascetti nasce a Roma
nel luglio 1981. Al lavoro di insegnante, affianca la passione per lo
sport, il mare e, naturalmente, la scrittura. Ha pubblicato racconti
apparsi in numerose antologie, sia cartacee sia online. Il suo primo
romanzo, uscito per i tipi di Fermento Editore, è apparso nell'estate
del 2009.
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