Il
territorio ennese ha assistito negli ultimi anni ad una lunga ed annosa
questione
sulle sorti del liceo linguistico A. Lincoln di Enna, che ha duramente
affollato
l’agenda politica del nostro territorio su un problema di non poca
rilevanza.
La questione, che come già detto si trascina da diverso tempo, è sorta
in relazione alle
spese interne dell’istituto gravanti sulla provincia regionale di Enna,
che già la Corte
dei Conti aveva allora segnalato come eccessive. Risolta
temporaneamente la questione lo scorso anno scolastico, ci ritroviamo
ancora
una volta a dover affrontare nuovamente quello che sta diventando un
calvario per gli
studenti e per le studentesse di questa scuola.
Con la razionalizzazione delle spese ed il cambio di prospettive a
livello di politica
scolastica, adesso si corre il rischio di perdere quello che è un punto
di eccellenza in
tutto il territorio provinciale: l’offerta formativa di un liceo
Linguistico che, non
limitandosi ad un insegnamento di tipo tradizionale, aveva altresì
ampliato e permesso
agli studenti di realizzare aspettative di studio e lavorative di un
certo livello.
L’istituto dovrebbe essere “statalizzato”: passando le consegne dalla
provincia allo
Stato si elimineranno i corsi sperimentali, con notevole pregiudizio
per docenti,
studenti e personale, che si verrebbero a trovare in una scuola più
“piccola”, più stretta
per quel che riguarda prospettive, risorse ed insegnamenti.
Questo ha scatenato non poche proteste e non pochi problemi in tutta la
comunità
scolastica , con un notevole fastidio da parte degli studenti e delle
loro famiglie,
deluse ed insoddisfatte per un dramma che ormai dura da troppo tempo.
Si è a questo tentato una nuova soluzione al problema, cioè una
convenzione col
Ministero dell’Istruzione, per tramite dell’Ufficio Scolastico
Regionale, per
salvaguardare i diritti degli studenti del liceo A. Lincoln, ivi
inclusa la sezione
distaccata di Agira.
Appunto, si è tentato, ma con poca efficacia. Nell’ultimo Consiglio
Provinciale,
convocato appositamente per dirimere la questione ed andare a discutere
della
Convenzione posta quale possibile risoluzione del problema, non si è
riusciti in
nessun modo a trovare un’intesa sull’argomento, lasciando ancora nel
vago e
nell’incertezza il futuro di questi ragazzi.
I Giovani Democratici della Città di Enna ritengono che non sia
possibile in nessun
modo continuare a tenere nell’incertezza e nella confusione il futuro
dell’istituto,
ritenendo di primaria importanza ed al centro della questione le
aspettative degli
studenti e delle studentesse del liceo linguistico stesso.
Essi si propongono di incontrare il Presidente della Provincia al fine
di costituire un
tavolo sul quale discutere e delineare una linea precisa e
rassicurante, che garantisca e
rispetti diritti ed aspettative del corpo studentesco, invitando
altresì a tale tavolo
docenti, personale, studenti, famiglie ed altri soggetti interessati
per poter discutere
assieme e fare finalmente chiarezza sull’effettiva sorte del liceo.
Noi, Giovani Democratici della Città di Enna, da sempre accanto agli
studenti di
questa città, li invitiamo a non avere timore per il loro futuro
scolastico, perché in
ogni caso e per qualsiasi ragione, potranno trovare nella nostra azione
e nella nostra
mobilitazione un presidio valido a sostegno dei loro diritti e delle
loro aspirazioni
dinnanzi a qualsiasi tentativo di mettere in discussione la pienezza e
l’importanza del
Diritto allo Studio nel nostro territorio sia oggi che domani.
Liborio Tirrito
Segretario dei Giovani Democratici
della Città di Enna