Un esperimento riuscito. Una partecipazione intensa. Per ascoltare dalla viva voce dell’autore le spinte che lo hanno portato a creare quel libro. L’invito alla lettura promosso ieri sera in piazza Torre a Marina di Ragusa dall’assessore alla Cultura Sonia Migliore ha fatto registrare il tutto esaurito. Protagonista
Fulvio Ervas con “Se ti abbraccio non aver paura”, ai primi posti della classifica dei libri più venduti. Assieme ad Ervas, il medico-chirurgo Mohsen Hamzehian che accompagna lo scrittore e che ne sostiene le varie iniziative di solidarietà tra cui, una delle ultime, quella mirata a creare una dimora per ospitare i bambini autistici. La storia vera di Franco Antonello e del figlio autistico Andrea, raccontata nel testo, è l’esperienza di un viaggio interiore e l’avventura esistenziale di un padre alle prese con l’amore per il figlio e un terzo intruso: l’autismo. “La cultura non va in vacanza – ha detto l’assessore Migliore – ed ecco perché continuiamo con le iniziative che già, durante la stagione invernale, aventi per cornice la biblioteca comunale, avevano fatto registrare grande apprezzamento: da Agnello Hornby a Carofiglio, giusto per citare due autori che hanno lasciato profonda traccia del loro passaggio negli ambienti culturali della nostra città. Il senso dell’incontro con gli autori, proposti anche nelle sere d’estate, sostenuto con forza dal sindaco Nello Dipasquale, rappresenta una assoluta novità in una piazza pubblica dove si pensa solo alla movida. Una sfida culturale che l’Amministrazione comunale lancia alla sua comunità troppo spesso lasciata soltanto alla libera iniziativa, seppur valida, delle associazioni culturali e delle librerie. Tentiamo di porre una vera questione culturale in un momento così drammatico in cui sulla cultura si operano solo tagli e mortificazioni. Noi invece vogliamo preservare la cultura e anzi vogliamo investirci così come dimostrato dalla prossima apertura del museo del tempo contadino atto ad ampliare la nostra offerta. E ritengo che proprio la cultura sia il primo elemento di crescita di un popolo. Ragusa, che è già patrimonio dell’Unesco e culla del barocco, è una città che respira e vuole respirare cultura e lo fa anche con una istituzione, in questo caso il Comune, che si pone come veicolo di trasmissione dei saperi e delle conoscenze al servizio della crescita culturale, volendo mantenere viva la propria collettività. Sono fortemente convinta che la cultura sia l’anima di una società civile e se muore la cultura muoiono le coscienze civiche. E’ stata una esperienza esaltante, ieri sera, l’essere riusciti a portare in piazza un momento culturale aperto ai cittadini, ai turisti, ai passanti”. A proposito del libro di Ervas, Migliore aggiunge: “In un mondo di plastica come quello attuale, Fulvio Ervas, con grande capacità d’empatia, non racconta ma interpreta una storia forte e umana, quella di Franco e Andrea, che diventa un viaggio di emozione, scambio emozionale pieno d’amore. Insomma, la speranza nel dramma intimo e sociale del rapporto più profondo che è quel filo che unisce un padre e un figlio destinato a superare la disabilità e ad andare oltre entrando in una sfera personalissima e particolare che è la loro normalità. Un cordone ombelicale per assurdo materno e indissolubile”.