La “saga del
surreale”, a Trapani, è stata realizzata sul palcoscenico del sito
dell’A.T. (ex Csa) proprio ieri mattina, in occasione di quelle che
avrebbero dovuto essere le tanto agognate (quanto ritardatarie) PRIME
convocazioni.
Avevamo già denunciato, nelle scorse settimane, l’assurdità dell’
avviso che campeggiava sul sito trapanese: “Si avvisa l'utenza che il
calendario per la stipula dei contratti a tempo determinato del
personale docente delle scuole di ogni ordine e grado, sarà pubblicato
non appena l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia comunicherà a
questo Ufficio il numero dei posti di Sostegno assegnati in deroga per
l’a.s. 2012/13”. Ad oltre un mese dall’avvio delle attività didattiche,
infatti, i docenti precari rimangono a casa senza un posto di
lavoro che spetta loro di diritto e si lede impunemente il diritto allo
studio di tutti gli alunni, sballottati da una classe all’altra o in
orario ridotto a causa della mancanza di insegnanti.
L’A.T. di Trapani attende “posti in deroga”, e nel frattempo non
assegna quelli esistenti, procede alle immissioni in ruolo solo a metà
settembre in sprezzo al vincolo del 31 Agosto e continua a sfornare
rettifiche alle utilizzazioni ed assegnazioni. Dopo le proteste dei
precari che chiedevano, giustamente, di conferire gli incarichi sulla
base dei posti al momento esistenti e disponibili, è stato finalmente
pubblicato il calendario delle prime convocazioni che, incredibile a
credersi dopo oltre un mese di ritardo, non si sono svolte. Sul sito,
infatti, si legge:“Si avvisa che le convocazioni previste per il giorno
15 e 16 ottobre, per l'eventuale stipula di contratti a tempo
determinato su posti di sostegno e su posti comuni nelle scuole ed
istituti di istruzione secondaria di I e II grado, sono REVOCATE.
Seguirà nuovo calendario delle operazioni che coinvolgeranno le
operazioni di nomina a tempo determinato, già effettuate in data
12.10.2012, per la scuola dell'infanzia e primaria”.
Alla lettura rimangono oscuri i motivi che hanno portato i funzionari
alla revoca delle convocazioni per l’attribuzione dei posti a tempo
determinato, non si evince quando (e aggiungiamo “se”, a questo punto)
verrà pubblicato il nuovo calendario, né quando si effettueranno le
nomine degli aspiranti e gli alunni vedranno rispettato il loro
sacrosanto diritto allo studio. L’avviso, infatti, non dice che mentre
i colleghi isolani attendono gli ulteriori calendari di convocazione
per l’eventuale stipula di contratto a tempo determinato (a Palermo le
seconde convocazioni si sono già svolte, ad esempio, e si attende la
pubblicazione del terzo calendario), gli insegnanti trapanesi hanno
visto “revocare” le prime convocazioni perché “qualcuno” ha “deciso”,
in maniera del tutto arbitraria ed evidentemente dubbia, che
l’attribuzione dei posti disponibili “non s’ha da fare”.
E non dice neanche che la “revoca”, come riferitoci da diversi precari
trapanesi, è avvenuta dopo ben due ore di “camera di consiglio” tra
rappresentanti di Cisl, Uil, Cgil e vicario del Provveditore.
E non dice neppure, infine, che i precari, non ammessi neanche in
qualità di uditori all’allegra riunione di “comunella”, protestavano
contro la palese violazione dei propri diritti e che sono rimasti
inascoltati ed ignorati. Incertezza e mortificazione della
dignità professionale ed umana dei precari trapanesi sono stati i
grandi protagonisti di questa farsa che penalizza il diritto al lavoro
e all’istruzione!
Attese estenuanti, comunicazioni tardive ed oscure, errori nel calcolo
del punteggio e conseguenti ricorsi, poca chiarezza nelle utilizzazioni
ed assegnazioni provvisorie, gestione dubbia delle cattedre del
sostegno e delle classi comuni: ormai tutto questo risulta ordinario in
tutti i provveditorati siciliani, ma a Trapani pare essere diventato un
obbligo morale! Non esiste il concetto di trasparenza e l’elementare
riconoscimento del diritto e a pagarne le spese sono sempre i precari e
gli studenti, che ancora attenderanno per chissà quanto tempo il
proprio insegnante!
Per Cgil, Cisl e Uil, evidentemente, la difesa dei diritti di TUTTI i
lavoratori è un optional che può essere tranquillamente derogato in
favore degli “inciuci” coi funzionari che si prestano a questi sporchi
giochi di potere.
L’ USB Scuola Sicilia nell’esprimere sostegno e solidarietà piena ai
precari, vittime di un assurdo ed ingiusto sopruso, continuerà a
seguire l’evolversi di questa indecorosa vicenda e ricorrerà alla
Procura della Repubblica se non verrà data, ai lavoratori della scuola,
una risposta chiara e limpida in tempi certi e veloci.
USB Scuola Sicilia
palermo.scuola@usb.it