Vi ricordate i
ricorsi, i tribunali intasati dai procedimenti, lo strascico con
relative polemiche non ancora sopite, almeno per quanto riguarda i
concorrenti della Sicilia, connessi al concorso per dirigenti
scolastici bandito nel 2004, sul quale prima o poi bisognerà pur
scrivere un libro bianco? I posti alla fine si triplicarono, centinaia
di partecipanti che non avevano nessun diritto, neppure di accedere
alla prove scritte, non avendo i prerequisiti previsti nel bando,
furono ammessi come “riservisti” in base a provvedimenti di sospensiva
emessi dai relativi TAR e poi, con il famigerato emendamento inserito
nella finanziaria 2007, anche gli ammessi con riserva, che avevano nel
frattempo superato le prove, furono dichiarati vincitori del concorso
ed oggi dirigono scuole in ogni parte d’Italia. Già perché il concorso
originariamente era per settori e su base regionale, ma, con altre
norme aggiunte in itinere divenne intersettoriale ed interregionale.
Insomma un concorso che si adattò, nel corso del suo svolgimento, al
contenzioso giudiziario che esso stesso aveva generato, al punto che da
quel momento anche coloro che erano stati sempre ligi e rispettosi
delle disposizioni concorsuali, compresero che per incrementare le
possibilità di vittoria, bastava prima mettere in moto i meccanismi per
il ricorso e poi presentare la domanda. L’esperienza di quel concorso
non è servita a nulla. Sicché, invece di far tesoro di quanto accaduto,
trovando soluzioni diverse per le nomine dei dirigenti scolastici, così
come avviene in altre nazioni, per esempio con meccanismi di tipo
elettivo, nel 2011 è stato bandito un nuovo concorso. Anche in
questo caso polemiche nella fase preselettiva, ricorsi,
espletamento delle varie fasi in diverse regioni, anche con la nomina
dei vincitori a partire dall’anno scolastico in corso, graduatorie
sospese e sentenze controverse: un copione ancora in parte da scrivere.
In questo marasma spunta il “caso
Campania”.
Difatti dopo lungo travaglio il 30 ottobre scorso è stato pubblicato
l’elenco dei candidati ammessi alla prova orale. Così si chiarisce
definitivamente anche il “giallo” dei 1820 partecipanti alle prove
scritte a fronte dei 1480 che erano stati ufficialmente ammessi dopo il
superamento delle prove preselettive. Rispuntano i “riservisti”.
Infatti dalla lettura del provvedimento si apprende che dei 959
nominati elencati ben 119, in pratica oltre il 12%, appartengono ad
“ammessi con riserva”. Una fase selettiva, quella degli scritti in
Campania, che ha praticamente escluso meno di un concorrente su due
partecipanti, mentre la media nelle altre regioni è circa di tre su
quattro, con un dato altrettanto eclatante.
Mentre nelle altre regioni il numero di ammessi alle prove orali è di
poco superiore al numero di posti messi a concorso, laddove addirittura
nel Friuli Venezia Giulia, nel Molise, nella Puglia e nella Sardegna
gli ammessi agli orali sono stati in numero inferiore alle
disponibilità, in Campania la percentuale di ammissione è di oltre 4
volte superiore ai posti messi a concorso. Infatti a fronte dei 224
posti disponibili, gli ammessi alle prove orali, come detto, sono
risultati essere ben 959. Ci potete giurare, anche questa volta il
“caso Campania” terrà banco.
Attraverso successive modifiche, emendamenti e leggi varie si può già
immaginare uno scenario nel quale i vincitori del concorso in Campania,
riservisti compresi, saranno molti di più dei posti messi a concorso,
sicché a seguito delle ben nota contrazione dei plessi scolastici in
tale regione, per l’applicazione, a partire dal corrente anno
scolastico, del dimensionamento, i futuri dirigenti campani potranno
andare ad occupare i posti vacanti in molte altre regioni italiane.
Poi, anche attraverso i meccanismi della legge 104/92, compatibilmente
con le successive disponibilità, cercheranno di avvicinarsi al più
presto al luogo d’origine, lasciando sguarnite le scuole di prima
nomina, costrette ad arrangiarsi con dirigenti scolastici a mezzo
servizio fino alla prossima infornata.
Gennaro
Capodanno – Napoli
gennarocapodanno@gmail.com