Mi dicono di premere
start appena sono pronta e poi inizia il test. Il test che deciderà il
mio destino ma soprattutto penso se potrò passare le vacanze di Natale
con i miei figli che ultimamente ho tanto trascurato o dovrò studiare e
studiare; perché se per una preselezione già volevano tanto chissà cosa
si inventeranno per lo scritto. Intanto i minuti scorrono, con le leve
e le permutazioni me la cavo.
Penso - ho fatto bene a laurearmi in ingegneria - almeno ora non mi
trovo in difficoltà! Il dottorato però lo potevo evitare…non c’è
neanche una domanda attinente…
Il tempo scorre, penso troppo, devo essere più veloce.
Le domande di logica mi mettono in difficoltà. Avrei dovuto ascoltare
il mio collega Gianluca e scrivermi lo schema sulla mano. Ma com’era?
Se A allora B, non A allora non B o viceversa? Ho confusione in testa.
Ieri notte ho fatto le tre, perché ho lavorato tutto il giorno e poi la
sera c’è sempre da mettere a posto, da pensare alla cena, ai bambini.
Ho letto test già svolti nella speranza di memorizzare qualcosa…appunto
fino alle tre.
Ora sono stanca.
Il tempo scorre e comincio ad andare in ansia: ho risposto solo a 15
domande.
Penso, ma che ci faccio qua? Be, almeno non sono andata a scuola, oggi
avevo quattro classi una peggio dell’altra. Sorrido. Siamo tutti qua ad
ambire ad un posto per insegnante! Chissà se i colleghi sanno cosa
significa insegnare? O almeno lo sa chi ci ha propinato questi
magnifici test?
Ogni aspirante insegnante dovrebbe fare un corso di Pazienza e
Assistenza Sociale…
Rimprovero me stessa. Mi devo concentrare.
Ma la mente divaga ancora: penso a quando ho superato le prove Sissis.
Allora avevo tempo ed energia per studiare e per superarle ho studiato
giorno e notte per settimane. Quando superai il concorso mi dissi: ora
ci saranno due anni di sacrifici ma poi insegnerò! Non fu così lineare…
Non sapevo che era anche necessario sottoporsi alle angherie delle
scuole private che in cambio del punteggio ti sfruttano
all’inverosimile, al pizzo delle scuole di formazione e alle cosiddette
“supplenze brevi” anzi brevissime in cui bisogna tenere a bada classi
pollaio mentendo spudoratamente sulla durata del tuo mandato!
Mancano solo dieci minuti e mi sono bloccata sui quesiti d’inglese.
Bene, prima a scuola ci fanno studiare pochissimo inglese e poi ci
vogliono bilingue! Quanto mi stanno antipatici questi politici!
Basta! Ora manca veramente poco mi devo assolutamente concentrare;
rischio altrimenti che Gianluca mi superi. Non può vincere il concorso
lui che non ha mai insegnato ed è completamente avulso dal mondo della
scuola! Ma lo supererà, perché non ha famiglia e pensieri di figli ,
bollette e conti da pagare! Avrà tutto il tempo che vuole per studiare
perché ancora è mantenuto da mamma e papà! Se lui entra di ruolo e io
no mi vado ad incatenare davanti al Ministero! Anzi mi uccido!
Sorrido di nuovo: questo concorso sta facendo emergere il peggio di me,
sto pure diventando invidiosa.
Ecco, il tempo è finito. Non so cosa sperare. Mi attendono feste e
panettoni o libri e isolamento? Pensavo che a quarant’anni, dopo laurea
con lode, master, dottorato, abilitazioni varie e tanto altro un
lavoro mi toccasse di diritto. O almeno così ci avevano illuso. Ora
però Profumo si è inventato il Concorsone e dice che bisogna vincerlo
per avere quel lavoro tanto agognato. Sarà vero? Mah, io ai politici
credo poco. Ma poi Profumo li supererebbe questi test? Penso
malignamente che chi ci ha guadagnato sono state le scuole di
formazione che fra corsi organizzati e libri venduti hanno fatto cassa.
Non è che appartengono a qualche amico o parente di Profumo? Questo
concorso mi sta trasformando in una strega…
Dai pensieri maligni mi desta il tecnico, che con aria grave mi dice:
mi dispiace. Per cosa, rispondo io? Non ha superato il test… Guardo lo
schermo, leggo 33 punti totalizzati e mi sento l’essere più piccolo del
mondo, no che dico, dell’Universo.
PS. All’uscita Gianluca mi dice che lui è passato con 43 punti e che io
non mi debbo preoccupare perché posso sempre fare ricorso, bastano
infatti, a suo parere, 30 punti per accedere agli scritti.
Mi consiglia quindi di studiare comunque. Vorrei tanto urlargli in
faccia la famosa frase dei Soliti Idioti ma mi tengo per decoro.
A. R.