Scatti di anzianità:
riconosciuti per 2010 sulla pelle di 50.000 precari e per 2011 su 1/3
dei fondi delle scuole - Partono le diffide Anief per lo sblocco delle
ricostruzioni di carriera per neo-assunti, della nuova aliquota per
pensionati (2011-2012) e per il ritorno alla data di anzianità
retributiva del cedolino dicembre 2010. Rimangono bloccati nel
2012-2013, forse per il 2014. Saranno sostituiti dal 2015 con il
criterio della performance individuale, sempre se vi saranno i risparmi
richiesti dall’ex-ministro Brunetta e già trovati da alcuni sindacati
della scuola.
La storia di un matrimonio più volte annunciato e da Anief ritenuto
inopportuno
Il decreto legislativo 150/09 voluto dal ministro Brunetta fissa come
futuro criterio del merito per i nuovi contratti, a parità di risorse
prese dai risparmi, al posto dell’anzianità di servizio la prestazione
dell’unità aziendale e individuale secondo fasce individuate con le
parti sociali. La legge 122/2010 voluta dal ministro Tremonti blocca la
firma dei contratti scaduti per tutto il triennio 2010-2012 - esteso al
2013 con un nuovo mille-proroghe - mentre alcuni sindacati (CISL, UIL,
EX-GILDA, SNALS) ottengono dal ministro Gelmini l’impegno a utilizzare
una parte dei risparmi derivanti dai nuovi tagli per garantire le
retribuzioni del 2010. Così, essendo 150.000 i posti di docenti e ata
della scuola saltati per effetto dei processi di razionalizzazione
previsti dalla legge 133/2008 (200.000 posti tra 2006-2012 secondo i
dati degli aventi diritto al voto alle due ultime elezioni RSU), al
netto delle nuove assunzioni, un terzo di questi risparmi (pari a
50.000 posti di lavoro persi) è utilizzato per pagare quello che i
lavoratori avrebbero dovuto percepire come scatto di anzianità nel 2010
ai sensi di un decreto interministeriale del gennaio 2011 dei ministri
Brunetta, Gelmini, Tremonti con cui si ribadisce, comunque,
l’irrecuperabilità dell’anzianità retributiva maturata con il servizio
prestato negli anni 2010-2013. La diffidenza del MEF è tale che, nello
stesso mese di gennaio 2011, dispone nel cedolino di ogni dipendente e
dirigente pubblico lo spostamento d’ufficio di due anni della data di
maturazione del successivo scatto di anzianità, mentre il personale
neo-assunto dal 1° settembre 2010 al 1° settembre 2011 subisce dalle
Ragionerie dello Stato il blocco della ricostruzione di carriera e il
personale che va in quiescenza non vede riconosciuta dall’INPS
l’aliquota superiore per la pensione, pur avendo percepito il presunto
scatto per il 2010. Il 4 febbraio 2011, le confederazioni a cui
aderiscono quei sindacati che avevano ottenuto l’accordo con il
ministro Gelmini, firmano un’intesa con il Governo Berlusconi all’ARAN
sui nuovi modelli contrattuali dove individuano in piena aderenza alla
riforma voluta dal ministro Brunetta tre fasce di lavoratori (il 25%
del personale non potrà avere più un aumento di stipendio) secondo il
nuovo merito da misurare in base ai risparmi certificati. Con la legge
183/2011, il Governo per riconoscenza autorizza i sindacati
rappresentativi della scuola ad aprire una speciale sessione negoziale
per pagare gli scatti del 2011 e riconoscere la validità dei pagamenti
relativi ai presunti scatti del 2010 ma a condizione di trovare nuovi
risparmi nel settore della scuola, individuati, nell’intesa firmata il
31 gennaio 2013 sempre dagli stessi sindacati, nel taglio di un terzo
di quel fondo d’istituto (alfabetizzazione motoria nella primaria,
scuole a rischio, funzioni obiettivo, etc.) già decurtato a seguito del
mancato passaggio a 24 ore delle ore di insegnamento. Il tutto è
adottato mentre i giudici con la sentenza n. 223 dell’ottobre 2012
dichiarano incostituzionale il blocco dei loro automatismi di carriera,
sempre disposto dalla legge 122/2010 ma per il solo biennio 2010-2011,
e con la nota MEF dell’8 novembre 2012 ottengono dal dicembre
successivo gli aumenti di stipendio senza subire alcun taglio. Il 6
marzo 2013, infine, il Governo Monti chiama le confederazioni all’ARAN
per sottoscrivere una nuova intesa sul rinnovo dei futuri contratti
abbandonando il criterio già concordato delle fasce e riprendendo il
criterio della sola performance individuale (su cui misurare la maggior
parte dell’accessorio) all’interno dell’unità aziendale che dimostra di
aver raggiunto livelli standard definiti e valutati a livello centrale
(nella scuola, forse, il decreto sulla valutazione approvato soltanto
due giorni dopo?). L’incontro, però, è aggiornato perché permane il
blocco dei contratti per il 2012 e 2013 e non sono previste nuove
risorse, mentre voci sempre più insistenti danno per già firmato dal
Governo uscente la proroga del blocco degli stipendi per tutto il 2014
così da poter aprire la nuova stagione contrattuale nel 2015 secondo i
nuovi criteri ispirati dalla riforma Brunetta, sempre se si troveranno
ulteriori risparmi nel comparto di appartenenza. Cui prodest? Non certo
ai lavoratori della scuola che fino al 2009 ricevevano gli aumenti di
stipendio in base all’anzianità maturata e a risorse aggiuntive
stanziate dai Governi.
Cosa fare adesso per neo-assunti, pensionati e tutto il personale alla
luce degli scatti pagati nel 2010-2011? È possibile ancora ricorrere
contro il blocco del 2012-2013?
È evidente che al di là delle valutazioni politiche sull’opportunità
dell’azione sindacale o giudiziale, ormai, per il biennio 2010-2011
nella scuola gli scatti sono stati pagati; pertanto, tutto il personale
dipendente e dirigente della scuola neo-assunto dal 1° settembre 2010
al 1° settembre 2011 ha il diritto ad avere sbloccata la ricostruzione
di carriera o ad averla rifatta nel pieno riconoscimento degli anni di
servizio prestati nel 2010 e nel 2011. Analogamente, tutto il personale
andato in quiescenza negli stessi anni che avrebbe maturato lo scatto
di stipendio nel 2010 e nel 2011 ha diritto al riconoscimento
dell’aliquota superiore per la pensione. Infine, tutto il personale,
avendo riconosciuto il pagamento degli scatti per il biennio 2010-2011
ha il diritto di ritornare nel proprio cedolino alla data di
maturazione degli scatti prevista nel dicembre 2010. I docenti
interessati devono inviare semplicemente la scheda dati predisposta dall’Anief e debitamente
compilata con una mail rispettivamente a
ricostruzionedicarriera@anief.net (oggetto: modello di diffida
ricostruzione di carriera)
pensioni2010-2011@anief.net (oggetto: modello di diffida pensioni
2010-2011)
cedolino2010@anief.net (oggetto: modello di diffida cedolino 2010)
per ricevere i modelli di diffida, che dovranno essere inviati per
raccomandata a/r oppure per Posta Elettronica Certificata alle
amministrazioni di competenza (Ragioneria, INPS, MEF). Soltanto
trascorsi i termini perentori della diffida sarà possibile adire il
tribunale del lavoro per ottenere i crediti e diritti vantati secondo
le successive istruzioni operative che saranno fornite dall’Anief alla
mail indicata.
Il personale, infine, che intende sbloccare i contratti per il
2012-2013 sulla scia di quanto fatto dai magistrati con la sentenza
della Consulta, può fin da adesso aderire al ricorso per lo sblocco del
contratto - prima che qualche sindacalista annulli interamente il fondo
d’istituto, sempre che una nuova legge glielo permetta - inviando una
mail a r.stipendio@anief.net con oggetto: richiesta istruzioni
operative. Per l’occasione, potrà con lo stesso ricorso richiedere
anche la restituzione della trattenuta illegittima del 2,5% del TFR
sullo stipendio degli ultimi dieci anni o l’accredito figurativo
dell’aliquota del 2,69% di TFS per il 2011-2012. Sono previsti rimborsi
da 3.000 a 12.000 euro netti.
www.anief.org