Servono tre anni di
supplenze annuali dal 1999 all’anno in corso: niente test selettivi,
tutti ammessi d’ufficio. Anief: i tanti i docenti esclusi
illegittimamente - come quelli di ruolo, i supplenti che hanno svolto
360 giorni o i dottori di ricerca - potranno fare ricorso al Tar del
Lazio. A partire da martedì 30 luglio, circa 100mila docenti precari
della scuola potranno iscriversi ai corsi riservati per il
conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento: il decreto del Miur
n. 58, che disciplina le modalità di accesso ai “Percorsi formativi
speciali”, organizzati dalle Università accreditate, verrà pubblicato
in Gazzetta Ufficiale per permettere a tutti i docenti non di ruolo con
tre anni supplenze da almeno 180 giorni ciascuna (svolte dall’anno
scolastico 1999/2000) di poter conseguire la certificazione per poter
aspirare all’assunzione in ruolo. L’iscrizione ai corsi abilitanti
potrà essere effettuata da qualsiasi postazione informatica dotata di
una connessione web. C’è tempo fino al 29 agosto: i candidati dovranno
utilizzare il sito Miur “Istanze On Line”, iscrivendosi preliminarmente
attraverso le credenziali comunicate a seguito dell’autorizzazione
effettuata dai diretti interessati (o dei delegati) attraverso una
segreteria scolastica, un Ufficio scolastico regionale o provinciale.
Le proteste di alcuni organismi politici e sindacali, tra cui quelle
particolarmente veementi dell’Anief, hanno costretto il Governo a
rivedere alcune norme sulle procedure di accesso: a differenza di
quanto indicato nel decreto ministeriale n. 249/2010 e alle modifiche
agli articoli 5, 11 e 15 dello stesso decreto, pubblicate nella
Gazzetta ufficiale il 4 luglio scorso, è stata infatti cancellata la
prevista prova di accesso ai corsi. Via libera anche alla validità, tra
i periodi utili all’iscrizione, dell’annualità in corso, inizialmente
non ritenuta valida: “nelle more della revisione dei requisiti di
accesso relativi al servizio – si legge nel decreto in via di
pubblicazione - gli aspiranti potranno dichiarare anche i servizi
relativi all’anno scolastico 2012/13”. Il Ministero dell’Istruzione ha
invece deciso unilateralmente e per la prima volta, da quando sono
stati istituti i corsi di abilitazione, di elevare da 360 a 540 i
giorni di supplenze minimi per l’accesso ai corsi. Come ha deciso di
introdurre l’innovativa soglia minima dei 180 giorni per anno. E
l’obbligo di effettuare almeno una annualità di supplenze nella classe
di concorso oggetto della domanda di abilitazione. Saranno poi esclusi
tutti i docenti di ruolo, che vogliono accedere ad un’altra
abilitazione, anche se hanno perso il posto e hanno estremo bisogno di
acquisire un’altra abilitazione. Porte sbarrare anche agli idonei alla
selezione ad altri classi concorsuali presso le SSIS (Legge 143/04) o
TFA ordinario, ai dottori di ricerca, spesso anche docenti a contratto
presso le Università, ai docenti in possesso del diploma magistrale
conseguito negli anni 1999-2002. Il sindacato autonomo reputa questi
“paletti” illegittimi. Prima di tutto perché escludono del personale
senza una spiegazione logica. Ma anche perché, normativamente, un
decreto di modifica, di carattere ministeriale, non può sovrastare le
modalità di reclutamento previste da una legge dello Stato. Pertanto,
Anief annuncia ricorso al Tar del Lazio per permettere a tutti
coloro che verrebbero ingiustamente esclusi dai corsi di poter
accedere: da martedì stesso, in corrispondenza della pubblicazione del
decreto organizzativo in Gazzetta Ufficiale, nel caso in cui (come
probabile) non fosse per loro possibile l’iscrizione attraverso il
sistema “Istanze online”, potranno inviare una diffida al Miur. E,
successivamente, una domanda cartacea entro i termini di scadenza. Per
ricevere la documentazione e le istruzioni operative possono scrivere a
tfaspeciale@anief.net indicando nome, cognome, mail e numero di
telefono cellulare.
Anief.org