Dedicare due
settimane estive ad un corso di formazione in servizio Comenius, in
attesa dell’inizio del nuovo anno scolastico, è possibile per i docenti
delle scuole di ogni ordine e grado. Così, cogliendo una delle
opportunità offerte a tale scopo dal Lifelong
Learning Programme, ho scelto di frequentare un
corso nel cuore del Mediterraneo, esattamente “Professional Development for Teachers of
English as a Foreign Language - Broadening Teaching Options: Making the
Most of Resources and Materials”, tenuto dalla Link School of
English a Swieqi, Malta.
Malta è l’English-speaking country a noi italiani più vicino per
abbattere i pregiudizi spesso associati con la lingua e luoghi inglesi:
lo smog, la pioggia, l’ombrello, il freddo.
La sua iniziale è già indice di tante sue peculiarità:
M come
Mediterraneo, nel cui cuore quest’isola (in realtà un piccolo
arcipelago) si trova;
M come
Miele, il nome che le fu attribuito dai Greci, per la sua produzione
unica di questa delizia, e aggiungo che dovunque arrivi lo sguardo il
morbido color miele del calcare caratterizza tutte le costruzioni
antiche e moderne, le lunghe muraglie di pietre squadrate, i musei
all’aria aperta, fortezze, castelli, edifici, mettendo in risalto
l’azzurro del cielo e del mare circostante;
M come
Multiculturalità : grazie al posizionamento propizio Malta, sotto
l’influenza delle diverse popolazioni susseguitesi nel corso della
storia, ha sviluppato un forte carattere multiculturale in tutti i
settori, anche nella cucina;
M come
Migranti, che attualmente arrivano dall’Africa per chiedere asilo
e sono costretti a vivere in condizioni disagiate, in aree che i
turisti non conoscono.
Piccolo arcipelago a 80 km dalla Sicilia, a 284 km
dalla Tunisia e a 333 km dalla Libia, Malta è una
repubblica parlamentare.
Gli abitanti sono per la maggioranza cattolici .
Il maltese deriva dalla lingua siculo-araba. Nonostante sia la lingua
ufficiale della Repubblica, l’uso dell’inglese è frequente anche in
sede di amministrazione. Inoltre, numerose e rinomate scuole d’inglese
sono presenti sull’isola e ospitano ogni anno un gran numero di giovani
provenienti da tutto il mondo.
Malta è internazionalmente conosciuta come località turistica, per lo
svago e soprattutto per la cultura. Antichissima come isola ma nata nel
2004 come membro dell’UE, fermo restando la guida rigorosamente a
sinistra e le prese elettriche a tre punte, non si può neanche
sottovalutare la praticità del suo fare parte dell’eurozona.
Paradossalmente il teachers’ refresher course si è svolto a
40° centigradi, in un clima e sotto un sole di certo non britannici, ma
in luoghi allo stesso modo favorevoli per acquisire nuove
strategie per facilitare il processo di apprendimento degli studenti.
Così, insieme con colleghi spagnoli, tedeschi e polacchi, dopo una
presentazione iniziale da parte di ciascuno di noi del proprio contesto
scolastico di provenienza e confronto con gli altri , abbiamo
proseguito con:
- Lavori di gruppo sugli stili di apprendimento e di insegnamento;
- Discussioni in piccoli gruppi su alcune strategie da noi applicate
nelle nostre classi, dopo esposte all'intera classe;
- Lavori di gruppo di ascolto e parlato, tra cui l'ascolto di canzoni
per inserire termini mancanti tra quelli forniti, Balloon
Debates, Culture-based Activity Games, e Listening Tasks in cui
dovevamo chiedere e discutere qualcosa che è avvenuta recentemente;
- Panoramica sull'alfabeto e lingua maltesi e sulle espressioni usate
per salutare, parlare dell'età, ecc. per evidenziare poi gli aspetti
culturali dell'isola: feste civili e religiose, istruzione, turismo,
guida nelle strade, mezzi pubblici, la cucina maltese, i cibi e dolci
usati durante festività specifiche, le tradizioni più famose, la
politica, il calcio, gli edifici caratteristici dell'isola, i funerali,
ecc. Abbiamo tracciato anche paragoni con le civiltà dei nostri paesi
specifici per vederne somiglianze o differenze;
- le intelligenze multiple, e l’importanza del lavoro basato sull’uso
degli audiovisivi;
- Presentazione da parte di ogni docente di una micro unità di
insegnamento , della durata di circa 20 minuti ciascuno, favorendo così
uno scambio reciproco di nuovi modi e metodologie alternative da
proporre in classe per favorire l'apprendimento della lingua straniera,
con attività di brainstorming, giochi, lavori di gruppo, realia,
dibattiti, ecc.
- Giochi di gruppo con domande e risposte per indovinare i nomi di
celebrità o per comporre frasi contenenti espressioni idiomatiche;
- Uso delle linee del tempo per spiegare in inglese i vari tempi
verbali; giochi sull'uso del Past Simple, dei comparativi e
superlativi, dei futuri e dei condizionali; lipstick grammar, giochi e
letture sui numeri, running dictations, vocabulary exercises;
- Presa in esame di libri, di cui molti incentrati sulle strategie di
insegnamento per facilitare lo sviluppo di abilità specifiche per ogni
fascia d’età, altri consistenti in coursebooks, mirati a diversi
livelli di inglese, tra i quali scegliere dopo averli visionati quelli
che a nostro parere sono proponibili agli allievi, spiegandone le
motivazioni;
- Observation Tasks in classi diverse e di diversi livelli all’interno
della stessa scuola maltese da noi scelta, per prendere appunti sulle
modalità di insegnamento di un docente della scuola maltese,
oppure per esaminare e capire gli studenti ed il loro modo di
rapportarsi alla lezione, per discuterne insieme nella nostra classe il
giorno dopo;
- Panoramica sulla Dogme Philosophy, sviluppata da Scott
Thornbury, ed il metodo Silent Way, la loro
importanza per l’approccio comunicativo e la conversazione tra
teacher e learners mirati alla lezione interattiva senza l’uso del
libro di testo e/o del materiale cartaceo, e all’apprendimento per
scoperta;
- sistema educativo maltese, e discussione e confronto sui diversi
sistemi educativi nei nostri paesi di provenienza.
Il corso tra l’altro ha previsto, oltre alle lezioni tradizionali, ma
sempre interattive, delle escursioni e gite guidate “in the open
air”, per visitare i siti e le attrazioni dell’isola: a parte le
mondane Saint Julian’s e Paceville, vicinissime alla nostra scuola,
abbiamo visitato Valletta, Mdina, le tre città Vittoriosa,
Senglea e Cospicua, l’isola di Gozo, il fish market a
Marsaxlokk, i templi di Ħagar Qim e Mnajdra e la Blue
Grotto. E’ stata anche caratteristica la crociera nel Grand
Harbour di Valletta.
Una maggiore e approfondita conoscenza di questi luoghi ci ha fatto
acquisire un patrimonio di informazioni raramente reperibili sui libri
di testo dei ragazzi.
Agli studenti, indipendentemente dal loro corso di studi o
specializzazione scelta, spesso proponiamo argomenti di civiltà
inglese e americana.
Adesso potrò presentare e proporre anche lezioni
riguardanti la civiltà maltese “vissuta”, e ritengo che i ragazzi
saranno fortemente interessati per le ragioni che sto per spiegare.
Sappiamo bene che la Sicilia non è una terra di ricchi. I più
benestanti vanno a studiare l'inglese nel Regno Unito o negli USA,
altri si trasferiscono in questi paesi o in Australia per trovare
lavoro e imparare la lingua straniera. Buona parte degli studenti
non se lo possono permettere, e allo stesso tempo non vogliono
rinunciare al clima mediterraneo, al mare e sole estivi e al buon cibo.
Adottare le nuove metodologie per l'apprendimento e trasmettere la mia
esperienza, il modo con cui ho vissuto la civiltà locale e la
vitalità di questi luoghi, pieni di eventi e di iniziative per i
teenagers, ritengo sia altamente motivante, anche perché molte
festività e usanze sono simili a quelle che abbiamo in Sicilia, ed i
ragazzi si sentirebbero spronati ad ascoltare e a parlare per tracciare
paragoni.
Migliaia di persone sono attirate dalle meraviglie naturalistiche
dell’isola, ma anche dalla possibilità di riscoprire la tradizione e
l’autenticità della vita nei piccoli villaggi che dominano il
paesaggio.
Inoltre i ragazzi, una volta a conoscenza della civiltà maltese,
potrebbero valutare di andare a praticare ed imparare perfettamente
l'inglese anche in questa ex colonia, praticamente sotto casa,
raggiungibile con 30 minuti di volo da Catania. Verrebbero a
contatto con una civiltà multiculturale dove giovani di ogni
nazionalità, italiani compresi, vivono lì ormai da anni o si
recano per trovare lavori temporanei o per aprire (con successo) delle
attività nel settore del turismo. Tutte queste premesse daranno loro
una marcia in più per rendere la loro motivazione all'apprendimento
della lingua inglese più proficua.
Anche gli insegnanti di materie che non riguardano la lingua straniera,
o che si accingono ad insegnare la propria disciplina in lingua
inglese ottemperando alla metodologia CLIL, aggiornandosi a Malta
potrebbero trovare nuovi spunti per inserire nelle programmazioni
delle proprie discipline topics sulle bellezze naturali e/o
storico-artistiche così come sulle problematiche fortemente
attuali dell’isola.
Mentre durante il tempo libero ci rilassiamo con pastizzi, ftire,
timpane, e Cisk (birra tipica maltese), spiagge ed escursioni, e
vediamo che una quantità infinita di gente è lì per godersi l’atmosfera
maltese prettamente vacanziera, ribadiamo a noi stessi che per
noi docenti, anche in tali località, l’aggiornamento è il nostro
primo pensiero, e ad esso dobbiamo dedicarci per migliorare e
farci riconoscere con umiltà che c’è sempre da imparare e crescere
professionalmente! A tale scopo il contesto ameno ci è di grande
aiuto perché ci consente di ricordarcelo mentre la nostra attività
didattica è in una fase – temporanea - di standby.
La formazione dunque per noi docenti dura tutta la vita, come la
sigla LLP ci indica, e proprio per questo ci mantiene perennemente in
una fase evolutiva, e almeno nello spirito, forever young. Che
privilegio!
All’Europa, che ce lo ha permesso, un sentito Grazzi (grazie in
maltese, ma è preciso anche in dialetto siciliano)!
Laura
Mazzagatti - docente di Lingua e Civiltà Inglese all’ITT
Majorana - Milazzo (ME)
laura.mazzagatti10@gmail.com
Siti di riferimento:
http://www.programmallp.it/llp_home.php?id_cnt=1
http://ec.europa.eu/education/trainingdatabase/search.cfm