1) Spostare la data di scadenza delle dimissioni “on line” dal 27 di gennaio al giorno 07 di febbraio;
2) Estendere lo “speciale regime donne”, previsto dalla Legge 243 di Maroni (57 anni di età e 35 di contribuzione) anche a tutto il 2015, consentendo in tal modo il pensionamento nel 2016;
3) Considerare l’arrotondamento al mese, data la peculiarità della scuola rispetto al resto del pubblico impiego, per raggiungere i requisiti per servizi superiori a 15 giorni;
4) Non considerare tra le penalizzazioni, per coloro che vanno in pensione anticipata e non posseggono un’età anagrafica di anni 62, i mesi virtuali (da settembre a dicembre), che si aggiungono al servizio al 31 agosto per raggiungere i requisiti;
5) Approntare un tavolo tecnico nel più breve tempo possibile per risolvere il problema del personale in esubero, pubblicando un decreto prima del contratto sulle utilizzazioni, per evitare che si verifichi la condizione incresciosa dell’anno in corso in cui si è dato un brevissimo tempo per presentare la domanda di dimissioni (20 di settembre), chiarendo in modo inequivocabile che la domanda potrà essere presentata da chiunque appartenga a profilo in esubero, prescindendo dalla eventuale proficua utilizzazione.
L’Amministrazione, per i punti 1 e 5, si è dimostrata molto favorevole e si adopererà affinché possa essere inserito nella circolare, già da subito, il differimento della data di scadenza delle dimissioni.
Per gli altri punti, si riserva di fare le verifiche con l’Inps. ATA| Per gli organici la Uil propone una profonda revisione
ORGANICI STABILI, PLURIENNALI E DI RETE PER LE CERTEZZE DEL PERSONALE E LA QUALITÀ DEL SERVIZIO
Prosegue il confronto tra i sindacati scuola ed il Miur, sulla revisione degli organici ATA. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei.
I rappresentanti del MIUR stanno fornendo una serie di dati riassuntivi relativi alle aggregazioni di posti per tipologia di istituto, per profilo e per area geografica. Da parte sindacale è stata ribadita l’inadeguatezza del sistema di ripartizione dei posti per scuola che, partendo da tabelle che risultano puramente indicative, non garantisce né la stabilità né la trasparenza necessaria all’azione gestionale, tecnica ed amministrativa.
La UIL Scuola ha proposto di procedere con gradualità con una profonda modifica del sistema di distribuzione dell’organico tenendo conto dei reali bisogni delle scuole e dei nuovi carichi di lavoro. Serve un nuovo modello di ripartizione dei posti che garantisca stabilità e certezze al personale e ponga le condizioni per migliori condizioni di esercizio e maggiore qualità del lavoro ATA. Infatti, secondo la UIL, si deve definire il nucleo base della scuola autonoma ed assegnare il restante organico stabilito dalle norme vigenti, su base territoriale, per calibrarlo sulle diverse esigenze legate al contesto socio economico ed alla reale condizione della edilizia scolastica.............................................................
Altra operazione possibile, senza costi per l’amministrazione, è quella di individuare nell’organico di fatto quell’organico funzionale di cui si parla da anni e renderlo pluriennale. Si tratterebbe di dare una prima attuazione alle norme del decreto Monti sulle reti di scuole. Questo consentirebbe di qualificare personale amministrativo e tecnico per estendere gradualmente l’area tecnica a tutte le scuole e di centralizzare complessi processi amministrativi come le ricostruzioni di carriere e le pratiche pensionistiche. Un vero e proprio organico di rete che negli anni si potrebbe sviluppare seguendo il nuovo dimensionamento della rete scolastica nel contesto del quale sarebbe possibile e necessario prevedere posti di area C, ad elevata specializzazione tecnica ed amministrativa.
BY Segreteria territoriale Uil Scuola Catania
Salvo Mavica, segretario generale territoriale UIL Scuola Catania