Nulla di irrevocabile, s'intende; in Natura, tutto passa per ritornare. Sempre. Che meraviglioso esempio di alternanza! Questa, sì, che è democrazia: il secco Inverno si dimette dal suo ruolo per fare entrare una nuova giovane ormonale stagione, la Primavera; che, poi, a sua volta si dovrà dimettere, per dare spazio alla svergognata e straripante forza dell'adusta Estate; infine, come transizione finale verso la morte, per preparare un nuova resurrezione, ecco la dolce senilità malinconica dell'autunno!
La Natura non sopporta la rigida identità. Quanto diversa in ciò dall'uomo, incapace di affrancarsi dal proprio Io, di riconoscere i propri limiti, tragicamente riluttante a ogni forma di dimissioni!
Nuccio Palumbo
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