Ovidio. Morto in
esilio. Impero Romano.
Andrea Chenier. Morto ghigliottinato. Francia (Rivoluzione francese)
Ugo Foscolo. Morto in esilio. Impero austroungarico.
Federico Garcia Lorca. Morto per fucilazione. Spagna franchista.
Josip Brodskj. Morto in esilio. URSS
Marina Cvetaeva. Morta in esilio. Suicida. Russia
Osip Mandel'stam. Morto in un gulag. URSS
Victor Jara. Torturato e ucciso nello stadio di Santiago del Cile.
Dittatura di Pinochet
Din Mehmeti. Ucciso dalle forse paramilitari serbe. Kosovo.
Zhu Yufu. Incarcerato. Cina.
Nadia Anjuman. Uccisa a botte dal marito per aver declamato in pubblico
le sue poesie. Afghanistan
Hashem Shabani. Torturato e ucciso per impiccagione. Iran. 2014.
In ordine cronologico. Sparsi per il mondo. Uomini e donne. Tutti
diversi. Vecchi e giovani. Varie professioni. Tutti poeti.
Perché la poesia è la voce libera che fa paura. Potere della poesia.
I poeti creature sventurate, perché dalla poesia non si guarisce,
piuttosto che tacere meglio la morte.
I poeti creature elette voce di chi non ha voce. Voce profetica
dell'anima.
Così ha scritto nel carcere prima di essere impiccato il giovane poeta
iraniano:
"Sette Motivi Per Cui Dovrei Morire": «Per
sette giorni mi hanno urlato: sta facendo la guerra ad Allah, sei un
arabo, sei di Ahwaz. Prendi in giro la sacra rivoluzione. Sei un uomo,
non è abbastanza per morire?».
Sei un poeta, non è abbastanza per morire?
mrpante@libero.it