Costruire un team, cercare i finanziamenti, inserirsi nel grande mare del mercato, trattare con i clienti. Fondare una startup significa intraprendere un percorso impervio, pieno di insidie e difficoltà, che per essere superato non richiede soltanto talento e perseveranza, ma anche una preparazione di base. Proprio per questo motivo, quattro anni fa, è nato Innovaction Lab, un corso gratuito che ha l’obiettivo di avvicinare gli studenti universitari italiani al mondo dell’imprenditorialità digitale, e soprattutto di aiutarli a strutturare idee di business e a presentarle in maniera efficace a fondi d’investimento privati.
Il format dei seminari è innovativo: i ragazzi non partecipano a lezioni teoriche, bensì sono messi di fronte a dei problemi tipici di chi avvia una startup, e soltanto chi riesce a risolverli può ambire ad arrivare in finale, e vincere i premi messi in palio. Questo metodo di approccio, che punta sulla competizione e l’emotività, ha dimostrato di essere fruttuoso: in 4 anni sono state 8 le edizioni del corso, 530 i ragazzi coinvolti, 4.5 milioni di fondi venture capital raccolti, 30 startup nate e 130 posti di lavoro creati.
I risultati ottenuti hanno permesso di lanciare la nuova edizione di Innovaction Lab, che parte in Lazio e Lombardia il 24 febbraio, data della presentazione al Tablet Garden di Milano. Sono tante le eccellenze italiane nate proprio dai seminari del corso. Atooma, per esempio, è un startup romana che ha sviluppato un’omonima app che facilita l’interazione tra l’utente e il proprio smartphone, dando la possibilità di personalizzare il dispositivo e le sue applicazioni. Sono tanti i riconoscimenti ottenuti dall’impresa, culminati a febbraio dello scorso anno con la vittoria come “migliore app del modo” del Barcellona Word Congress. Tra i team nati da Innovaction Lab meritano una menzione i tipi di GamePix, ideatori di una piattaforma digitale che permette agli utenti di giocare a migliaia di giochi diversi, far progredire il proprio avatar, e conquistare un mondo fatto di pixel. Il portale, oltre ad avere attivato una collaborazione con Kaspersky (azienda della sicurezza informatica), ha attirato l’attenzione dell’acceleratore per applicazioni di Microsoft, “AppCampus”, e diventerà un app per dispositivi Windows.
Innovaction Lab, tuttavia, non è solo un laboratorio che favorisce la nascita di startup, ma anche un’occasione per comprendere appieno il mondo che cambia, e il mondo che verrà. “Non è detto che chiunque partecipi ai nostri seminari debba necessariamente dare vita a un progetto imprenditoriale”, ha spiegato Augusto Coppola, ideatore dell’iniziativa. “Noi vogliamo anche aiutare i ragazzi a capire quali saranno i mestieri del futuro. E non è un caso che spesso gli studenti che hanno frequentato il corso trovano un’occupazione presso alcune aziende. Io credo che in ognuno noi ci sia una startup, e cioè noi stessi, che deve in un certo senso svilupparsi, cercando di anticipare i trend.”
Da quest’anno InnovactionLab gode inoltre del supporto del colosso della finanza JP Morgan: “Attraverso la nostra Fondazione abbiamo scelto di sostenere un progetto che si propone di incidere su un problema grave, e non solo per questo Paese: la disoccupazione giovanile. Sostenere l’imprenditorialità attraverso una iniziativa efficace come questa ci consente di offrire il nostro contributo alla crescita di una generazione di nuovi imprenditori capace di alimentare uno sviluppo economico”, ha affermato Francesco Rossi Ferrini, Senior Country Officer di JP Morgan Chase Italia.
Daniele Rubatti - Ilfattoquotidiano.it