Il Sen.
Bocchino nel suo breve intervento al Senato il giorno del voto
di fiducia al governo Renzi, aveva lanciato due sfide, due
provvedimenti urgenti che avrebbero dimostrato al Paese la reale
volontà di invertire la rotta rispetto ai grandi e complessi problemi
del mondo della scuola che solo a parole il Governo aveva posto tra le
priorità da risolvere con sollecitudine: la prima riguardava il decreto
degli scatti stipendiali e la loro copertura, la seconda la
stabilizzazione dei docenti precari. Oggi in aula al Senato, il Governo
ha perso la sua prima sfida,
capitolando proprio sulla copertura del decreto che viene finanziato
dal fondo del Miglioramento dell'offerta formativa (MOF), questo
nonostante vi sia stato un acceso dibattito in commissione che ha visto
intervenire varie volte il Sen. Bocchino a supporto dei propri
emendamenti che prevedevano di finanziare il decreto con fondi diversi
dal MOF.
In commissione si sono addirittura sospesi i lavori per dare modo al
sottosegretario presente di contattare il Ministero per un ultimo
disperato tentativo, il Governo ha infine optato per respingere gli
emendamenti impegnandosi vagamente a rimpinguare il MOF entro l'anno.
"Tutto questo non è abbastanza" dichiara il sen. Bocchino, "gli
effetti della riduzione del MOF, che copre, lo ricordiamo, il Fondo
delle Istituzioni Scolastiche (FIS), le Funzioni Strumentali, i corsi
di recupero, i progetti nelle aree a rischio e di pratica sportiva e
tante altre attività che rendono la scuola un ambiente di apprendimento
stimolante e funzionale al benessere degli alunni, potrebbe avere
pesanti ricadute anche a partire dal corrente anno scolastico".
Sen. Fabrizio Bocchino - Gruppo Misto
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