Skuola.net, sei ragazzi
su 10 faranno ripetizioni private - Tanti i ragazzi che si preparano a
trascorrere l'estate sui libri, alle prese con debiti da saldare prima
dell'avvio del prossimo anno scolastico. Ma la scuola, oltre ad avere
registrato l'insufficienza, che cosa fa per il recupero? Poco. E le
famiglie sborsano soldi per i prof privati: il 60% supererà di gran
lunga i 100 euro di spesa. Lo rivela un sondaggio di Skuola.net.
I corsi organizzati dalle scuole, sottolinea il portale, sono ridotti
all'osso. Un ragazzo su 3, tra i 1.500 intervistati da Skuola.net, non
avrà il corso di recupero a scuola. Resiste invece un 58% che assicura
di poterlo frequentare: c'è chi li organizza con i prof, il minimo
indispensabile e spesso usufruendo dei soldi elargiti dalle famiglie
tramite il contributo scolastico, e chi addirittura fa appello alla
buona volontà dei "secchioni", gli studenti più bravi che aiutano i
meno preparati.
Va da sé, quindi, che la maggior parte dovrà ricorrere alle ripetizioni
private, come una volta: avrà un prof privato il 60% degli
intervistati, mentre l'11% chiederà una mano ad amici e parenti,
possibilmente gratis. Non è di poco conto, infatti, la spesa a cui
vanno incontro le famiglie, considerando che un ragazzo su 2 seguirà
oltre 15 ore di corso e uno su 10 ne seguirà oltre 22. Gli studenti
assicurano nel 44% dei casi che i genitori non baderanno a spese. Sei
su 10, conti alla mano, supereranno i 100 euro.
Come mai le scuole non riescono più ad organizzare i corsi di recupero?
Le risorse destinate ai corsi, spiega Skuola.net, sono andate mano a
mano assottigliandosi: il fondo per il miglioramento dell'offerta
formativa, destinato anche a queste attività, nel 2011 contava su 1.480
milioni di euro che, nel 2013, sono stati ridotti a poco più di un
terzo, 481 milioni di euro.
Ansa.it