Stampanti, cellulari,
frullatori, televisori, computer, lettori mp3. Sono i cosiddetti Raee,
ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche che,
sempre più spesso e in quantità sempre maggiori, si trovano nelle
nostre case e che devono essere smaltiti secondo specifiche procedure.
Oggi, i Raee potranno essere portati a scuola: è questa la proposta
dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) insieme al Centro di
Coordinamento Raee (CdC Raee), con il supporto operativo di Ancitel
Energia & Ambiente che ha messo a punto il progetto Raee@scuola. Si
tratta di un’iniziativa di educazione e sensibilizzazione sulla
corretta gestione Raee, alla quale ha concesso il patrocinio il
Ministero dell’Ambiente.
La quarta edizione – iniziata a novembre scorso e che durerà fino a
giugno 2016 – coinvolge gli alunni delle classi IV e V delle scuole
primarie e gli alunni delle scuole secondarie di primo grado in oltre
50 Comuni italiani. A tutte le scuole partecipanti è stato distribuito
un kit informativo che spiega quali sono gli strumenti elettrici ed
elettronici che possono essere riciclati e quali sono le procedure
corrette di smaltimento.
Tutti i ragazzi, in un periodo di tre settimane, potranno portare da
casa piccoli Raee (Paed – Piccoli Apparecchi Elettrodomestici) e
conferirli in appositi contenitori posizionati all’interno o
all’esterno delle scuole. A ritirare tutto il materiale e a portarlo
nei centri di raccolta comunale saranno gli stessi addetti del servizio
di igiene urbana del Comune in cui è situata la scuola.
L’iniziativa, supportata da un’ampia campagna comunicazionale, con
conferenze stampa in tutti i Comuni aderenti e che ci concluderà con
una conferenza stampa nazionale a Roma a giugno prossimo, ha come
testimonial Baz, il comico della trasmissione Colorado, che, oltre a
comparire su tutto il materiale informativo, ha realizzato dei filmanti
che compaiono su Youtube e Facebook.
Il concorso
Per tutti i ragazzi, poi, anche la possibilità di partecipare al
Concorso Web “Fatti una foto di classe con Raee e vinci!”. Il concorso
sarà aperto fino al 18 aprile: ogni classe aderente all’iniziativa
potrà interpretare il tema della gestione dei Raee scattando una
fotografia con gli alunni e uno o più apparecchi elettrici o
elettronici Raee. L’insegnante dovrà iscrivere la classe e tutte le
fotografie ritenute idonee saranno visibili nella sezione “Galleria
Fotografica”. Al termine del concorso una giuria premierà le 3 foto che
a livello nazionale avranno meglio interpretato il tema del riciclo.
Alla classe che si aggiudicherà il primo posto, la possibilità di
vincere “Un giorno da Comix”, un tour a Modena con varie tappe tra cui
il Museo della Figurina Panini e il Museo Maserati; per il secondo e il
terzo posto zainetti e kit didattici. Inoltre, la scuola che in ogni
comune avrà raccolto un maggior quantitativo di Paed (sulla base del
rapporto tra totale di Paed raccolti e totale alunni del plesso) potrà
vincere un pc portatile; la scuola che in Italia avrà raccolto in
assoluto il maggior quantitativo di Paed (secondo il medesimo criterio
del rapporto con il numero degli alunni) vincerà una Lim.
Lo smaltimento dei Raee
Quello dei Raee è un problema estremamente diffuso: ogni italiano
produce ogni anno in media 14,7 kg di Raee; di questi solo poco più di
4 kg pro-capite, pari a circa il 30% dell’immesso sul mercato, viene
correttamente raccolto e riciclato.
Il corretto recupero dei Raee è particolarmente importante per due
ragioni complementari: da un lato, si tratta di rifiuti che contengono
sostanze altamente inquinanti (come i clorofluorocarburi) e tossiche
(come il mercurio) e dunque nocive per l’uomo e per l’ambiente;
dall’altra, contengono anche metalli preziosi (come oro, argento, rame,
ecc.) e sono ricchi di materie prime importanti che possono essere
riciclate (come ferro, alluminio, rame, plastica, ecc.) e
riutilizzabili nei cicli produttivi. Un corretto recupero di questi
prodotti, dunque, consente un notevole risparmio in termini economici
ed è un investimento in termini di tutela dell’ambiente e della salute.
Ma non solo. Riciclare i Raee, oggi, è anche uno degli obiettivi che
l’Europa impone agli stati membri: la direttiva Raee 2012/19/Ue
(recepita in Italia dal decreto legislativo n.49 del 14 marzo 2014)
modifica i criteri di calcolo dei quantitativi minimi di Raee da
raccogliere e dei tassi di raccolta. Ora, infatti, la soglia minima da
rispettare non è più calcolata sulla base del quantitativo di Raee
raccolti per ogni abitante, ma è parametrata sul rapporto tra Raee
raccolti e la media delle nuove apparecchiature immesse sul mercato nei
tre anni. Da quest’anno, dovrà essere raccolto il 45% dell’immesso sul
mercato, soglia che si alzerà al 65% nel 2019.
Per questo l’educazione ambientale riveste un ruolo fondamentale e le
scuole possono dare un valido contributo, raggiungendo non solo gli
alunni, ma anche le loro famiglie. La sfida, dunque, entra nei sistemi
educativi, facendo leva, in particolare, sull’insegnamento delle
materie scientifiche, da una parte, e sull’educazione civica dall’altra.
Maria Cristina
Tubaro
Il Sole 24 ore