Sulla "querelle" lo scorso 3 novembre questa presidenza regionale ha inviato una e-mail ai massimi Organi politici e amministrativi della Regione Sicilia lamentando lo "statu quo". Tuttavia, l 'ambasce è diventata , giorno per giorno, ancora più drammatica se consideriamo che l'Assessorato Regionale all'Istruzione e formazione professionale "moroso" ha modificato con D.D.G. 8451 del 10/11/2015 il Vademecum sui POR in attuazione del PO FSE Sicilia 2007/2013 versione 4 del 23/6/2011 e ss. mm. e ii.. La modifica riguarderebbe, in particolar modo, l'art.3 che aggiornava - di colpo - le indicazioni precedenti con la novità che "i pagamenti relativi ai POR dovevano essere effettuati entro e non oltre il 31/12/2015, a prescindere dalla data di ricezione del saldo da parte della Regione Sicilia, pena la non ammissibilità delle spese sostenute dopo tale data". A fronte di tali peculiarità, lo scorso mese di dicembre, abbiamo incontrato nei locali della sezione staccata della Regione Sicilia, allocata in un'ala del palazzo etneo "ESA" , il neo assessore regionale alla P.I. e F/P, dott. Bruno Marziano.
Presenti al confronto lo staff amministrativo-politico dell'assessore Marziano con a fianco il deputato regionale Concetta Raia (PD) e dall'altra la presidenza regionale Anquap accompagnata dal dirigente scolastico in quiescenza Giuseppe Adernò (ASASI). Alle incalzanti e cortese domande sull'inadempienza della Regione Sicilia l'assessore Marziano ha voluto rassicurare i convenuti annunciando verbalmente che all'inizio del 2016 sarebbero stati onorati i debiti assunti con le scuole siciliane di ogni ordine e grado, le quali avrebbero ricevuto i finanziamenti spettanti, sia per quanto riguarda il funzionamento amministrativo-didattico e sia per quanto attiene i rimborsi delle somme anticipate sui POR. Rimaneva, comunque, in sospeso il problema di quelle II. SS. che pur avendo raschiato il barile delle disponibilità di cassa, si trovavano nell'impossibilità di dover liquidare fornitori e personale interno ed esterno all'amministrazione scolastica.
A questo punto, le scuole sarebbero state costrette "obtorto collo" a rivolgersi all'istituto bancario dove intrattengono il servizio di cassa e richiedere un anticipo, ovvero una sorte di "fido". Ma tale procedura è vietata dal regolamento di contabilità vigente con D. A. n. 895/2001, per cui è stato richiesto all'ass.re Marziano una deroga formale all'attuale Regolamento di Contabilità, oggetto peraltro di modifica secondo la legge n. 107/2015, ripresa con circolare regionale n. 21 del 03/11/2015, di cui lo scorso mese di novembre questa presidenza regionale - d'intesa con la presidenza nazionale - ha inoltrato alcune proposte. Altra questione riguarderebbe la mancata erogazione dei finanziamenti da parte dei Comuni e Città Metropolitane della Sicilia che - a quanto pare - non sarebbero nelle condizioni di erogare alle scuole dell'Isola i finanziamenti spettanti indispensabili, almeno, per far fronte alla manutenzione ordinaria e pagamento delle utenze.
L'inadempienza "de qua" si trascina da parecchi anni. Nel rimanere a disposizione per ogni utile confronto e approfondimento, certo di un cortese riscontro, porgo distinti saluti.
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Il presidenteDomenico Mazzeo