Una felice convergenza di interessi infatti ha dato luogo quest'anno ad una collaborazione trasversale tra scuola ed enti di ricerca, che ha visto come trait d'union il Museo Civico Castello Ursino di Catania. Da una parte è emerso l'intento della scuola di proporre per i ragazzi una esperienza proficua, relativa alle professioni legate ai BBCC, dall'altra l'interesse prettamente scientifico dell'Istituto di Scienza e tecnologia della Cognizione del CNR di Catania con la dottoressa Daria Spampinato, che ha definito la struttura del progetto, in relazione al più vasto programma I.Sicily del docente oxoniense.
Fondamentale per la realizzazione di questo progetto è stata la scelta operata dalla Responsabile del Museo Civico Castello Ursino di Catania, dott.ssa Valentina Noto, che tra le scuole catanesi ha proposto il Liceo Lazzaro come partner, sia per lo specifico delle competenze formative (catalogazione, rilievo grafico e fotografico, uso della strumentazione informatica, comunicazione integrata), sia per le trascorse, pluriennali attività di tirocinio, svolte presso il Museo, per il Progetto "L'Arte per l'arte", promosso dalle docenti di Storia dell'arte e Catalogazione S.Agodi e R.Belfiore.
Il progetto si è configurato come attività di alternanza scuola-lavoro, con la supervisione delle docenti referenti Donata Musumeci e Melita Leonardi. La prima tappa di attuazione ha previsto l'attività di pulitura delle epigrafi, il riscontro catalografico e la digitalizzazione da parte degli allievi della classe III A, guidati dalla docente tutor Serena Agodi e da parte degli studenti della III B, guidati dalla docente tutor Concetta De Grandi.
L'esperienza svolta è stata particolarmente proficua anche grazie all'accoglienza attenta e solerte delle tutor interne del Museo, le Dottoresse Stefania Camarda e Floriana Cappadonna, ed è stata arricchita dall'innovativa modalità di fruizione del Museo, che, accogliendo gli studenti come studiosi, ha offerto loro la reale esperienza della complessità gestionale, amministrativa e scientifica di un museo.
I ragazzi hanno infatti lavorato a contatto con gli uffici della direzione del Museo, negli ambienti della biblioteca e del magazzino, condividendone i ritmi lavorativi. Hanno percepito la vitalità del Museo con la rotazione delle collezioni, sempre aggiornate, nelle sale, con la presenza delle grandi mostre, come quella del "Museo della Follia" ancora attualmente in atto; ne hanno apprezzato la bellezza, esplorando anche luoghi abitualmente non fruibili dal comune visitatore.
Gli allievi hanno inoltre avuto l'occasione non prevista di assistere a lezioni teorico- pratiche della restauratrice Roberta Ventimiglia. Hanno sperimentato a turno le tecniche del restauro conservativo di un dipinto del XVII sec., collaborando alla pulitura con bisturi, stiratura a caldo, preparazione e rifoderatura della tela ed hanno infine assistito alla "svelinatura" della pellicola pittorica.
Tutte queste sollecitazioni hanno notevolmente arricchito il bagaglio di esperienze degli studenti, fornendo loro una nuova consapevolezza della varietà di possibilità professionali, che i Beni Culturali offrono ai giovani. Il percorso ha inoltre dimostrato un alto valore formativo, contribuendo a fornire non solo nuove competenze e conoscenze specifiche dell'ambito della catalogazione, dell'archeologia e dell'epigrafia latina, ma soprattutto potenziando le competenze trasversali, cui la scuola mira innanzi tutto, come la capacità di decodifica dei testi, di selezione dei dati, problem solving, capacità di lavorare in gruppo e di comunicare, spirito di collaborazione e di iniziativa, apprendimento tra pari, autonomia decisionale ed organizzativa, adattamento a luoghi e ritmi diversi, capacità di concentrazione.
Nel feedback richiesto ai ragazzi oltre i punti di forza già elencati, è stato espresso il piacere di lavorare in gruppo, di fare scuola fuori dalla scuola, di toccare con mano reperti archeologici ed opere d'arte da loro sinora studiate solo sui libri. E' significativo evidenziare che tutti i ragazzi convergevano su un unico punto di debolezza: la brevità dell'esperienza dell'Alternanza Scuola-Lavoro.
La seconda tappa del progetto di quest'anno scolastico prevede per fine mese la realizzazione degli scatti fotografici delle epigrafi digitalizzate, che andranno a corredo delle schede, e la produzione di un video sul Castello Ursino da parte degli studenti della III Q, di Video e Multimedialità, guidati dalla docente tutor Mira Cantone.
Dopo i saluti della fiduciaria del Preside, Prof.ssa G. Panebianco, la Responsabile del Museo Civico, dott.ssa Noto ha introdotto la presentazione del progetto I.Sicily da parte del prof. Prag, cui è seguita la relazione sulle attività della scuola da parte della prof.ssa Agodi, che si è conclusa con un breve video sull'attività, realizzato dagli studenti della sezione di video e multimedia.
Il Professor Prag, con la sua disponibilità e grande capacità comunicativa, ha saputo trasmettere l'affascinante ruolo del documento epigrafico nella storia antica, ha reso chiara agli studenti la portata scientifica del progetto I.Sicily, cui il progetto EpiCum si correla, e, apprezzando il lavoro svolto dagli studenti, ha auspicato la prosecuzione dell'esperienza, incoraggiando l'idea di realizzare una mostra del materiale digitalizzato presso il Museo.
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