Faraone:
In 1 anno e 6 mesi messe in sicurezza circa 890 scuole, i governi
precedenti in 20 anni appena 3mila // De Vincenzi torna a parlare del
Ponte sullo Stretto - Dopo il caso della scuola di Messina che il
sindaco non apre perché a rischio crollo a causa dell’uso colpevole del
cemento depotenziato, registriamo anche il caso della scuola di
Sant’Agata del Bianco (RC) dove la scuola resterà chiusa, su ordine del
sindaco, perché sta franando (un’ala della scuola sta scivolando verso
il lato destro della struttura) e il primo cittadino si chiede anche
quante scuole della provincia e dell’Italia intera sono sicure e
rispettano le norme antisismiche.
Gli risponde indirettamente il sottosegretario Davide Faraone
affermando che in breve tempo sono stati fatti interventi mai eseguiti
prima: dagli anni ’80 al 2000 erano state mese in sicurezza dal punto
di vista dell’adeguamento sismico circa 3mila scuole, il governo in
carica, in 1 anno e 6 mesi ne ha messo in sicurezza circa 890. Precisa
anche che il governo ha investito 7 miliardi e 400 milioni in tutto il
Paese. A sua volta il sottosegretario De Vincenzi parlando al Convegno
“Europa 2020. Area metropolitana di Messina. Comuni e governo: una
strategia condivisa per lo sviluppo” ha affermato che saranno stanziati
fondi per l’adeguamento sismico dei 120 istituti scolastici messinesi
“che non vengono considerati del tutto sicuri”, di cui una già chiusa
su ordine del Capo dell’Ispettorato del Lavoro e ordinanza del Sindaco.
Con il progetto Casa Italia, ha affermato ancora De Vincenzi, si
effettueranno interventi in tutto in Paese: le linee principali si
stanno definendo con il senatore Piano e il professore Azzone e con la
Legge di Stabilità saranno inserite le risorse necessarie per gli
interventi di prevenzione sismica, sia per gli edifici pubblici che
privati.
Ma ciò che è più strano è che congiuntamente a queste scottanti
tematiche, il Sottosegretario ha parlato anche del Ponte sullo Stretto,
magari ipotizzando di riaprire (ma non l’ha detto, per fortuna!) la
società per il Ponte e senza pensare oltre alle scuole, agli ospedali e
agli edifici pubblici di Messina, di Reggio Calabria e di buona parte
del Bel Paese!
Giusto per memoria ricordiamo che sono stati appena 600 i milioni spesi
per gli studi ed i lavori preliminari per non fare il Ponte sullo
Stretto e giusto sempre per memoria, ricordiamo che ad Accumuli non si
sono trovati 600mila euro per mettere in sicurezza il campanile, che
crollando ha ucciso una famiglia intera!...
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