Dopo la firma
dell'accordo sulla mobilità 2017/2018, la ministra Fedeli si è anche
premurata di comunicare la volontà del MIUR di non concedere deroga al
vincolo triennale per la successiva contrattazione sulle assegnazioni
provvisorie. Molti docenti e loro familiari in queste ore ci stanno
contattando - dice Salvo Altadonna portavoce del comitato ASI -
evidenziando come la genericità delle dichiarazioni della Fedeli rischi
di condurre il ministero ad operare per la discontinuità didattica
anziché per il suo contrario.
Tra i nostri tanti iscritti - continua Altadonna - Salvo Cicero pone al
Ministro un quesito interessante, ovvero: Un docente (ad esempio di
sostegno) assunto da GAE nella fase B del piano straordinario, che ha
dapprima differito, per l' a.s. 2015/2016, la presa di servizio e poi,
nel successivo a.s. 2016/2017, beneficiato delle assegnazioni
provvisorie in deroga (in virtù del cosiddetto emendamento Puglisi) non
dovrebbe assicurare la continuità didattica al sud (dove ha insegnato
negli ultimi due anni)?. Inoltre gran parte dei docenti assunti in
ruolo da GAE nella fase B del Piano straordinario ex legge 107/2015,
vanta almeno un decennio pre-ruolo di continuità didattica nel proprio
comune di residenza.
A questo va aggiunto che nell'anno scolastico in corso, in Sicilia, si
è reso necessario autorizzare circa 4.900 posti in deroga solo su
sostegno e che, nonostante la deroga al vincolo triennale, si è dovuto
comunque ricorrere ai docenti non specializzati per coprirli.
Speriamo - conclude Altadonna - che le affermazioni del Ministro
derivino dalla certezza che tutti i posti in deroga siano convertiti in
organico dell'autonomia così da garantire una mobilità che dia una
continuità didattica finalmente certa agli alunni disabili e alle loro
famiglie e che tenga conto, contestualmente, delle esigenze familiari e
professionali dei docenti.
Salvatore Altadonna