"Se
Natale fosse Natale" non ci sarebbero tanti poveri che vivono ai
margini della società dello spreco e del consumismo. E' quanto hanno
raccontato i bambini della scuola primaria dell'Istituto San Vincenzo
animando la recita di Natale riproponendo sul palco il viaggio
immaginario di Maria e Giuseppe nella società odierna. Da pellegrini in
viaggio si ritrovano prima in un campo di profughi, zingari ed
extracomunitari e condividono i loro disagi, poi passano in un centro
commerciale ed osservano lo spreco e la prassi del consumismo sfrenato;
quindi ritornano tra i poveri dove la nascita del Bambinello viene
accolta con gioia e armonia.
I canti di pace, solidarietà, accoglienza, hanno intercalato i dialoghi
dei piccoli attori, che hanno pronunziato parole di grande valore:
accoglienza, amicizia, rispetto, amore per la vita, con vera
convinzione e vivo apprendimento.
I docenti che li hanno preparati hanno accompagnato il percorso
didattico della recita come attività scolastica di comunicazione e
di relazione, conseguendo eccellenti traguardi, coinvolgendo
tutti i bambini della "piccola" scuola, cantiere educativo
interetnico nella città di Catania per la presenza di diversi bambini
di colore.
I bambini della scuola della scuola dell'infanzia guidati dalle maestre
Giovanna, Francesca, con Faten e Francesco da veri angioletti hanno
introdotto lo spettacolo che ha tanto commosso i genitori.
L'Istituto che mantiene la nobile tradizione della Casa di Carità, nel
2018 celebra i cento anni di fondazione, grazie alla pastorale
intuizione del Card. Benedetto Dusmet, alla generosa liberalità della
baronessa Anna Zappalà e all'attivo dinamismo di Suor Anna Cantalupo,
madre dei poveri.
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