Un'ex
studentessa dell'istituto tecnico-commerciale Foscari" di Mestre
diplomata l'anno scorso con 94 centesimi, ma econvinta di meritare di
più, si è rivolge all'avvocato per far ricorso alla commissione,
contestando le valutazioni. E il Tar del Veneto le da
ragione, contro le conclusioni della commissione e disponendo che la
valutazione venga rinnovata, in riferimento alle due prove scritte in
cui la ragazza si aspettava di ottenere il massimo. Scrive il
Gazzettino Veneto: "Secondo quanto risulta dal verbale del 1° luglio,
la commissione esaminatrice dell'ITC 'Foscari' aveva assegnato alla
candidata il voto finale di 94 centesimi che la studentessa ha ritenuto
troppo pochi e così ha impugnato non solo il voto finale, ma anche i
voti attribuiti agli elaborati della prima e della seconda prova
scritta. Le doglianze della candidata sono state sostanzialmente
accolte dai giudici, che hanno anche respinto l'eccezione del Miur
sulla presunta carenza di interesse all'accoglimento del ricorso, in
virtù del «vantaggio morale» e delle «maggiori chances di carriera»
comportati da un eventuale voto più alto".
Il ministero, che si era costituito in giudizio contro le pretese della
ragazza, è stato condannato a pagarle le spese legali per un totale di
1000 euro. Per quanto riguarda la presunta «insufficiente correttezza
formale» del tema di italiano, la copia del manoscritto «reca taluni
segni che nulla spiegano sulle imperfezioni formali ascritte
all'elaborato stesso»; quanto alla prova di Economia Aziendale, per il
Tar non sono corrette le censure degli insegnanti, quando hanno
sostenuto che non fosse abbastanza originale e interdisciplinare: da un
lato «non si riesce a comprendere in cosa consista il parametro
dell'originalità applicato ad una prova di spiccato carattere tecnico e
matematico» e dall'altro «non emerge che gli studenti siano stati resi
edotti, in sede di traccia del testo d'esame, della necessità di
procedere con un approccio interdisciplinare e, ad avviso del Collegio,
si tratta di un'omissione significativa".
In forza di queste motivazioni gli atti impugnati sono stati annullati
e la valutazione dovrà essere ripetuta, anche se «con esclusivo
riferimento ai profili critici evidenziati». Se dopo questo nuovo
giudizio alla giovane verrà attribuito un punteggio complessivo pari o
superiore a 70/100, «la Commissione dovrà, altresì, pronunciarsi sulla
possibilità di concederle il punteggio integrativo fino al massimo di
numero 5 punti».
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