La Rete degli
Studenti sul caso di Rimini: "sui
percorsi nessun controllo e
nessuna tutela, situazione inaccettabile, le istituzioni sono
responsabili".
La Rete degli Studenti si esprime in merito al caso dello studente
18enne
molestato sessualmente dal proprio tutor durante il periodo di
alternanza
scuola-lavoro in una cooperativa agricola del riminese.
“Siamo indignati, è un fatto gravissimo. Vogliamo prima di tutto
esprimere
la nostra solidarietà allo studente coinvolto.
Alle istituzioni
chiediamo: fin dove dobbiamo arrivare? Subito controllo sui percorsi
e tutele per gli studenti in alternanza.”, afferma Francesco
Martinelli, neo eletto
coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi dell’Emilia
Romagna.
“Una molestia sul luogo di alternanza è un fatto che grida una sola
verità:
in assenza di percorsi veramente formativi e costruiti collegialmente,
di
un controllo costante da parte di scuole e tutor, non può esistere
un’alternanza positiva. Se lo studente è lasciato a sè stesso, cosa lo
protegge dall’andare incontro a situazioni simili?” Dichiara Giammarco
Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi
Continua Martinelli: ”I percorsi di
Alternanza scuola-lavoro sono totalmente
fuori controllo e gli studenti si trovano, nei luoghi di lavoro,
indifesi
ed esposti a qualsiasi tipo di abuso, compreso quello sessuale. Adesso
basta, le istituzioni si prendano la responsabilità politica di quello
che sta succedendo”.
Rete degli Studenti Medi