Ora, si dà il caso che, in seguito alla chiusura di un'Azienda,
di una Impresa, ecc. ecc., per motivi vari, - per es., per
dichiarato presunto falso vero fallimento, - un lavoratore, una
persona "perbene", un onesto padre di famiglia,
inaspettatamente perda il lavoro e venga licenziato.
Cosa possa succedere è facile immaginarlo: se ha un'età
tale che non può definirsi più né giovane, ma nemmeno
ancora vecchio, insomma, se ha poco più di trenta-quaranta
anni, ma meno di sessanta, il povero sfortunato lavoratore non trova
più offerta nel mondo del lavoro, né pubblica né privata; nessuno lo
vuole. E si riduce al lastrico, perché , specialmente
in tempi calamitosi come il nostro, nessuno è disposto ad
assumerlo regolarmente; Io spettro della disoccupazione e
dell'impoverimento, e la vergogna del degrado sociale, lento ma
progressivo, allora assume per il malcapitato i
contorni di una vera e propria tragedia. E' tragedia!
Così stando le cose, le critiche accanite e astiose da
parte del Pd, di Forza Italia, di certa Lue, in
sintonia funesta, quanto becera, con certa destra
reazionaria liberal-fascista, per giunta xenofoba,
contro il reddito di cittadinanza, sono, a dir poco,
vergognose, inaccettabili, assurde! Mi verrebbe da dire che, al
momento, sono le forze politiche sopra menzionate, sono proprio
loro, insieme con certa Lega di razza celtica,
vetero-bossiana-salvininesca, ignorante e rozza
sostenitrice della inferiorità antropologica dei "meridionali",
ad essere il vero cancro ai piedi d'Italia!
Il reddito di cittadinanza è segno di grande civiltà nei "paesi
civili"! E , oggi, in Italia, a chiederlo, codesto reddito,
al Sud, come al Nord, sono gli onesti sfortunati civili cittadini, i
quaranta-cinquantenni, che hanno disgraziatamente perso il
lavoro, trovandosi dall'oggi al domani "scartati" e buttati
sul marciapiede! Non si faccia cattiva informazione, non si dicano
falsità e calunnie. Il reddito di cittadinanza è sacrosanto, perdio! E'
l'evasione fiscale quella che svuota le tasche dello Stato, non
il reddito di cittadinanza!
In Italia c'è, ahinoi, la ricca povertà del lavoro nero; e
questa tipologia di povertà non lo chiede il reddito di cittadinanza,
non lo vuole, perché non le conviene! Non ha che farsene di un
salario minimo! Non farà la ressa alle Poste né la fila Ai CAF!
Al Sud, come al Nord, il cosiddetto "povero", che sfugge ai
controlli delle statistiche, e al fisco, si mantiene
grassamente con l'economia del mercato nero. Mercato redditizio,
eccome! E' su questa piaga della evasione fiscale che
bisogna duramente intervenire per sanarla una volta per tutte! Qui,
bisogna bene aprire gli occhi, controllare, intervenire
duramente; questo cancro bisogna estirpare. Chi si guadagna da
vivere disonestamente, eludendo i controlli, trasgredendo ogni regola
democratica, se ne impipa del reddito di cittadinanza, perché
malavitosamente sta bene come sta!
Antonino Palumbo