Carissime Studentesse
e Carissimi Studenti,
qualunque scelta facciate, sia che entriate a scuola sia che
partecipiate alla manifestazione per il futuro del pianeta, non sarà
neutra; sarà neutro, cioè inutile in questo caso, approfittare dello
“sciopero” per farvi un giorno di vacanza. Non preoccupatevi della
giustificazione o meno, preoccupatevi invece di compiere una scelta
consapevole e responsabile, qualunque essa sia. Aderite personalmente,
aderite come classe, oppure state a scuola, ma che sia nella libertà,
cioè senza la costrizione del giudizio di chi non la pensa come voi,
senza la paura di eventuali provvedimenti, a partire da un confronto
aperto con le vostre famiglie e i professori. Consapevolezza, libertà,
responsabilità; senza di esse rischiate di essere manipolati, di
seguire la massa inconsapevolmente, di agire vanamente. Per questo
studiamo, fatichiamo sui libri, ci confrontiamo sull’attualità, ed uso
il plurale perché ciò riguarda anche me, ogni docente che voglia essere
un educatore.
Essere consapevoli non viene dall’alto, ma da ciò che si studia e si
impara ogni giorno, che ci apre gli occhi - in questa situazione - sul
presente e sul futuro della nostra Terra, che ci spinge a riflettere
senza barriere ideologiche, che nutre il nostro senso critico. Essere
liberi è il frutto maturo della consapevolezza, poiché scioglie le
catene del pregiudizio e dell’ignoranza, portandovi a scelte concrete e
persino dirompenti come appaiono quelle di Greta.
Essere responsabili è necessario perché la vostra libertà sia piena e
la consapevolezza diventi un fiume in piena di idee, sogni, progetti,
azioni che migliorino l’oggi e il futuro, salvaguardino il pianeta e
quindi l’umanità. Sappiate pure che è un percorso in salita, pieno di
ostacoli, con gli occhi puntati di chi non crede in voi, vi giudica
incapaci, vi descrive annoiati, vi addita come strumenti dei potenti.
Siate coerenti e ciò li destabilizzerà; siate uniti e ciò vi
proteggerà; siate informati e ciò li spiazzerà; siate in ascolto dei
buoni maestri e ciò li farà arretrare.
Ci ritroveremo a scuola o nell’ora libera anche in piazza, per
raccontarci l’esperienza, per confrontarci ancora sui contenuti, per
imparare e studiare prospettive nuove e utili, per progettare azioni
significative.
Non vi abbiamo consegnato un bel mondo, ma insieme possiamo rimediare
con coraggio e speranza a partire da domani, a partire dalla scuola.
Grazie.
Vostro prof. Marco Pappalardo