Immuni, l’app scelta dal Governo italiano che dovrebbe essere di aiuto a combattere l’epidemia di COVID-19, è già un successo e in un solo giorno ha scalato la classifica della app più scaricate sia su Android sia su iOS.
Secondo quanto dichiarato da ministro per l’Innovazione Paola Pisano, durante un’intervista al TG1, l’app è stata scaricata 500.000 volte in sole 24 ore. L’app, creata da Bending Spoons, sin dai primi minuti della disponibilità, è stata scaricata da moltissime persone, piazzandosi in poco tempo alle spalle di big come Zoom (app scaricatissima negli ultimi tempi per via del coronavirus che ha costretto tanti a trovare nuovi modi per lavorare da casa), TikTok, Whatsapp, Intagram, YouTube, Gmail.
Il segnale è incoraggiante. Tutti desideriamo ridurre la diffusione dell’epidemia, ridurre i rischi alla salute dei nostri cari e tornare al più presto a una vita normale. Immuni gioca un ruolo importante nella realizzazione di questi obiettivi. Grazie al sistema di notifiche di esposizione, l’app permette di avvertire gli utenti che sono stati in prossimità di un utente contagioso, suggerendo l’isolamento e di contattare il proprio medico di medicina generale.
Tutto questo è di cruciale importanza per minimizzare il numero di contagi e assicurarsi che gli utenti possano ricevere le giuste attenzioni mediche il prima possibile, minimizzando il rischio di complicanze.
Più persone usano Immuni, più l’app può essere efficace. Infatti, maggiore è la diffusione di Immuni, più sono i potenziali contagiati che l’app riesce ad avvertire e che possono quindi isolarsi, aiutando a contenere l’epidemia e ad accelerare il ritorno alla normalità.
Gli sviluppatori affermano che anche se la diffusione di Immuni fosse limitata, l’app potrà comunque contribuire a rallentare l’epidemia, specialmente in combinazione alle altre misure implementate dal governo. Questo rallentamento, anche se minimo, ridurrà la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale, permettendo a più pazienti di ricevere cure appropriate e potenzialmente salvando molte vite. Nel frattempo, la ricerca scientifica avanza verso un possibile vaccino.
Immuni è stata certificata come sicura e in grado di garantire totalmente la privacy di chi la usa da Mobisec, azienda trevigiana che dal 2017 certifica la cyber security, indagine commissionata dalla società che ha sviluppato l’app
Secondo quanto dichiarato da ministro per l’Innovazione Paola Pisano, durante un’intervista al TG1, l’app è stata scaricata 500.000 volte in sole 24 ore. L’app, creata da Bending Spoons, sin dai primi minuti della disponibilità, è stata scaricata da moltissime persone, piazzandosi in poco tempo alle spalle di big come Zoom (app scaricatissima negli ultimi tempi per via del coronavirus che ha costretto tanti a trovare nuovi modi per lavorare da casa), TikTok, Whatsapp, Intagram, YouTube, Gmail.
Il segnale è incoraggiante. Tutti desideriamo ridurre la diffusione dell’epidemia, ridurre i rischi alla salute dei nostri cari e tornare al più presto a una vita normale. Immuni gioca un ruolo importante nella realizzazione di questi obiettivi. Grazie al sistema di notifiche di esposizione, l’app permette di avvertire gli utenti che sono stati in prossimità di un utente contagioso, suggerendo l’isolamento e di contattare il proprio medico di medicina generale.
Tutto questo è di cruciale importanza per minimizzare il numero di contagi e assicurarsi che gli utenti possano ricevere le giuste attenzioni mediche il prima possibile, minimizzando il rischio di complicanze.
Più persone usano Immuni, più l’app può essere efficace. Infatti, maggiore è la diffusione di Immuni, più sono i potenziali contagiati che l’app riesce ad avvertire e che possono quindi isolarsi, aiutando a contenere l’epidemia e ad accelerare il ritorno alla normalità.
Gli sviluppatori affermano che anche se la diffusione di Immuni fosse limitata, l’app potrà comunque contribuire a rallentare l’epidemia, specialmente in combinazione alle altre misure implementate dal governo. Questo rallentamento, anche se minimo, ridurrà la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale, permettendo a più pazienti di ricevere cure appropriate e potenzialmente salvando molte vite. Nel frattempo, la ricerca scientifica avanza verso un possibile vaccino.
Immuni è stata certificata come sicura e in grado di garantire totalmente la privacy di chi la usa da Mobisec, azienda trevigiana che dal 2017 certifica la cyber security, indagine commissionata dalla società che ha sviluppato l’app
Mauro Notarianni