Tutti gli
ambienti
scolastici hanno subito una maxi disinfezione, specie negli spazi
comuni di
passaggio, nei servizi igienici e nelle aule e lunedì 14 settembre,
nonostante
la pioggia, sono arrivati all’Istituto San Vincenzo, i piccoli della
sezione
Primavera e Infanzia che sono stati accolti nella veranda esterna dalle
Maestre
Giovanna, Lucia, Laura, Maria; mentre i bambini della scuola Primaria
sono
stati accolti nel cortile dai Maestri Antonio, Emma, Rosalba, Diego e
Raffaello.
Tante e diverse sono state le emozioni del primo giorno e l’inizio di una nuova avventura scolastica per bambini e genitori, i quali hanno sottoscritto il “Patto di Responsabilità Reciproca” tra la scuola e la famiglia circa le misure igienico-sanitarie da rispettare ed hanno accompagnato i piccoli con lo zaino in spalla, con quaderni e merenda e la gioia del ritrovarsi insieme ai compagni si legge nei loro occhietti vispi.
Il preside Giuseppe Adernò li ha accolti con un messaggio augurale: “Crescere e diventare grandi” e la scuola ha proprio questo compito: formare persone, uomini e cittadini.
Ricominciare è l’infinito del verbo “vivere”. Conoscere, studiare, imparare ad imparare, saper stare con gli altri, acquisire competenze, guardare al futuro, imparare ad essere, sono i verbi all’infinito che vengono coniugati nella quotidianità della giornata scolastica, scandita quest’anno da interventi programmati di areazione ogni due ore e lavaggio delle mani più volte al giorno.
Tante e diverse sono state le emozioni del primo giorno e l’inizio di una nuova avventura scolastica per bambini e genitori, i quali hanno sottoscritto il “Patto di Responsabilità Reciproca” tra la scuola e la famiglia circa le misure igienico-sanitarie da rispettare ed hanno accompagnato i piccoli con lo zaino in spalla, con quaderni e merenda e la gioia del ritrovarsi insieme ai compagni si legge nei loro occhietti vispi.
Il preside Giuseppe Adernò li ha accolti con un messaggio augurale: “Crescere e diventare grandi” e la scuola ha proprio questo compito: formare persone, uomini e cittadini.
Ricominciare è l’infinito del verbo “vivere”. Conoscere, studiare, imparare ad imparare, saper stare con gli altri, acquisire competenze, guardare al futuro, imparare ad essere, sono i verbi all’infinito che vengono coniugati nella quotidianità della giornata scolastica, scandita quest’anno da interventi programmati di areazione ogni due ore e lavaggio delle mani più volte al giorno.
Nelle spaziose e luminose aule i bambini potranno frequentare le lezioni, in presenza e con orario scolastico normale, con il giusto distanziamento tra i banchi come indicato nelle Linee guida ed i bimbi, da sei anni in su, indossano la mascherina personale, per muoversi negli spazi comuni e non quando è seduto al proprio banco.
Venendo incontro alle richieste dei genitori i bambini potranno fruire della refezione scolastica e restare a scuola fino alle ore 16,30.
Nella lettera d’inizio d’anno ai genitori il preside Adernò ha scritto: “Il nostro obiettivo è offrire un servizio scolastico sicuro ed organizzato, al fine di ripristinare una vita sociale serena; vorremmo dare la sicurezza ai genitori di lasciare i propri figli ogni giorno in un luogo protetto in cui al primo posto c’è il benessere psicofisico dei bambini ed il processo di formazione integrale. Crediamo fermamente che il diritto all’apprendimento dei bambini vada garantito nella stessa misura in cui sarà garantito il loro diritto alla salute”.
redazione@aetnanet.org