“Parlando per me, posso però dire che la gioia derivante dalla consapevolezza di essermi impegnata e di aver preso parte ad una tale competizione di eccellenza è di gran lunga maggiore rispetto a quella per l’attestato, apprezzato comunque moltissimo: già il giorno della gara, il 28 marzo scorso, sono tornata a casa soddisfatta di me stessa e sicura di voler ripetere l’esperienza, perché il semplice fatto di aver passato una giornata a fare ciò che amo di più era già per me una ricompensa sufficiente”, prosegue.
“Il Certamen è perciò un’esperienza che raccomando caldamente a chiunque ne abbia il desiderio, in quanto in esso non contano le vittorie e le sconfitte, ma il mettersi in gioco, il migliorare le proprie abilità e la capacità di superare i propri limiti”, conclude.
Lo stesso giorno, presso l’aula Magna del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Catania, un’altra studentessa dello “Spedalieri”, Irene Liseni, della classe IVC, ha ricevuto una menzione nel corso della cerimonia di premiazione della XVII edizione del Certamen Latinum Aetnaeum.
La studentessa nel commentare l’esperienza dal buon esito ha detto: “Questo concorso è stato per me un modo per uscire dalla mia zona di comfort“.
“È stata un’esperienza nuova e parecchio stimolante. Ho avuto modo di confrontarmi, su un argomento particolarmente ispirante quale l’universo, le stelle, e i misteri che l’uomo non conosce, non solo con compagni di classe, riuscendo così a vedere lo stesso tema da punti di vista diversi, ma anche con la mente di un uomo, Seneca, vissuto secoli fa, comprendendo in questo modo quanto la natura umana, nel corso dei secoli, rimanga pressoché immutata”, dichiara.
“Sono felice di aver partecipato non solo per la menzione ricevuta, ma per la ricchezza che porterò dentro di me grazie a questo confronto, a questo scambio di idee. Mi sono cimentata in qualcosa di nuovo, ed è stata per me occasione di crescita. Mai avere paura delle novità: sfidare se stessi porta solo del bene”, conclude.
Arrivano anche i complimenti e gli auguri della professoressa Vincenza Iannelli: “A queste due studentesse che hanno capito il senso di partecipare ai certamina e hanno conseguito dei successi non possiamo che augurare Ad maiora!“.