Eppure nonostante il caldo e la canicola subito il mio orecchio viene catturato da un ritmo, una gradevole successione di battiti. Seguo quel suono e mi ritrovo esattamente dove devo essere: la palestra della scuola. Dentro ci sono una trentina di docenti dell’I.C. ‘F. De Roberto’, di ogni ordine e grado, guidati da un bravo formatore e musicoterapista Alfonso Oscar Pappalardo (pianista, docente di ruolo su cattedra di sostegno/musica, docente di didattica e pedagogia speciale, ha condotto il corso di formazione ‘Arte e musica come risposte educativo didattiche ai comportamenti problematici’).
Da subito la mia presenza viene rilevata e questo sicuramente è un punto a favore del formatore che è riuscito a creare un gruppo in pochi incontri. La mia incursione fotografa un momento preciso della lezione in cui gli allievi-docenti (una delle categorie più pericolose al mondo) è invitata a seguire fisicamente un ritmo proposto e a modificare la direzione della camminata al variare della tonalità. Solo questo momento è una metafora dell’insegnamento: ascolto, variazione e adattamento.
Molte altre le attività proposte tutte all’insegna dell’arte, del gioco e del ritmo e poco dopo il mio ingresso in quella palestra anch’io vengo coinvolta, perché è inevitabile lasciarsi contagiare dall’entusiasmo. In questo caso, i docenti stanno sperimentando attivamente l’apprendimento attraverso il gioco e il ritmo, il che può diventare, e per molti già lo è, un modo per rendere le lezioni più coinvolgenti e divertenti per gli studenti.
Alla luce di quanto vissuto le parole delle Preside trovano una vivida corrispondenza: ‘Questo laboratorio è un’occasione unica per apprendere nuove efficaci metodologie e soprattutto per fare ed essere comunità‘.
E se ‘per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio‘, come recita un proverbio africano, la scuola è un luogo privilegiato per favorire l’incontro. La grande affluenza al corso è un’evidente indizio della voglia degli insegnanti di mettersi in gioco nella didattica quotidiana coinvolgendo ogni aspetto dell’apprendimento. Sempre più per tutti noi operatori della scuola è chiaro che l’avanzata del digitale si debba affiancare ad attività che coinvolgano i sensi, il corpo, il cuore, la comunicazione“.
L’apprendimento non dovrebbe essere limitato alla trasmissione di conoscenze, ma dovrebbe anche coinvolgere l’esperienza sensoriale, l’attività fisica e la dimensione emotiva.
La musicoterapia e l’educazione ludica possono entrambe promuovere questo tipo di coinvolgimento completo, incoraggiando gli studenti a connettersi con il materiale di apprendimento a un livello più profondo.
Da newsicilia.it del 25/09/2023