I sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Snals) ieri 17 Luglio hanno raggiunto l'accordo con l'Aran (l'agenzia che rappresenta il governo) per la cancellazione del tutor e la eliminazione del portfolio. "A settembre gli insegnanti potranno andare a lavorare con maggiore serenità, senza tutor e senza portfolio", ha detto Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti ...
da Corriere della Sera
da ilgiornale.it
da ItaliaOggi
Ma è possibile con una trattativa sindacale cancellare una norma di legge senza aggirare le prerogative parlamentari? Per i sindacati e anche per il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, è tutto in regola: la riforma conteneva indicazioni sui rapporti di lavoro che sono materia contrattuale ed è previsto dalla legge che questa materia debba essere oggetto di trattativa in sede di contratto. «Nessuna abrogazione ma rispetto della contrattazione e dell'autonomia delle scuole», dice il ministro.
Il decreto legislativo 59/04 che all'art. 7, quinto comma, dopo aver confermato che il perseguimento delle finalità della scuola primaria, assicurato dalla personalizzazione dei piani di studio, è affidato a docenti responsabili delle attività educative e didattiche, dispone e delinea la figura del tutor.
Dal medesimo articolo, al comma settimo, si evince che il dirigente scolastico assegna i docenti alle classi, e quindi anche il docente tutor, sulla base dei criteri generali definiti dal collegio dei docenti. Il docente tutor cura anche il portfolio: un nuovo tipo di pagella, per la cui compilazione si è sempre operato con il buon senso a causa dell'incertezza del quadro normativo che avrebbe dovuto regolarne l'impiego. Per cercare di tamponare la situazione il ministero dell'istruzione, nella scorsa legislatura attivò anche un servizio di faq sul sito internet istruzione.it . Ieri, 17 luglio è ripresa la trattativa con la stipula del cit. accordo che cancella tutor e portfolio.