FONDAZIONE ANTONIO PRESTI - FIUMARA D'ARTE 1982-2007
Progetto: valorizzazione conservazione e progettazione Devozione alla bellezza
- Atelier sul mare-museo d’arte contemporanea 25-26-27 maggio 2007
L’ Atelier sul Mare di Castel di Tusa, voluto ed ideato da Antonio Presti, con il prezioso aiuto di grandi artisti contemporanei, il prossimo 25, 26 e 27 maggio 2007 sarà sede di un grande evento di carattere internazionale. Evento che si snoderà attraverso varie importanti manifestazioni.
- La presentazione delle nuove stanze d’arte dell’Atelier sul mare: La stanza dei portatori d’acqua realizzata da madame Danielle Mitterrand, Antonio Presti, Agnese Purgatorio, Cristina Bertelli; Lunaria – contrada senza nome di Vincenzo Consolo, Ute Pyka e Umberto Leone; Hammam di Sislej Xhafa.
- Il restauro della Finestra sul Mare di Tano Festa (primo ed unico restauro monumentale italiano d’arte contemporanea), sulla spiaggia di Villa Margi, è l’inizio ideale di un percorso di restauro di tutte le altre opere che Antonio Presti ha donato alla sua terra.
- Così, dopo 25 anni dall’inizio di questo straordinario progetto, partirà la realizzazione di nuove sculture che andranno ad arricchire non solo Fiumara d’Arte ma l’intera terra di Sicilia. Museo a cielo aperto nato dall’impegno costante di Antonio Presti e divenuto espressione artistica contemporanea, in armonia con il paesaggio, meta di turismo di qualità e valore “assoluto” per il pubblico che l’ha scelta e la sostiene.. E finalmente, Fiumara d’Arte, acquisirà il diritto alla tutela, essendo dopo tanti anni, riconosciuta ufficialmente a livello nazionale come patrimonio artistico e storico, le cui sculture saranno considerate facenti parte di una collezione. Questo primo restauro della Finestra sul Mare darà il via ad un importante Convegno che si terrà proprio in quei giorni dal titolo Fiumara d’Arte-Segni nel paesaggio: valorizzazione, conservazione e progettazione, organizzato dall’Associazione Fiumara d’Arte, dall’Associazione Amici di Cesare Brandi e curato dal prof. Giuseppe Basile. Parlare di restauro è senza dubbio un modo di consacrare un rispetto mancato, una tutela che non si esercita e che include gran parte del patrimonio archeologico, ma anche, moderno e contemporaneo del nostro Paese. Infine, la Fondazione Antonio Presti intende con questo importante evento creare una collaborazione con le Università, le Accademie e le Istituzioni preposte alla tutela affinché Fiumara diventi officina attiva, luogo vivo in cui i giovani possano educarsi alla conservazioni, alla valorizzazione e alla progettazione di opere d’arte. Presti, vuole così lasciare alle nuove generazioni il patrimonio culturale creato ad un impegno etico di vera devozione alla bellezza.
Data l'importanza dell'evento, la Fondazione Antonio Presti - Fiumara d'Arte invita a divulgare la notizia.
Per maggiori informazioni:
Gianfranco Molino - Produzione Esecutiva Eventi Fiumara d'Arte, cell 349-2231802 stesicorea@interfree.it
FIUMARA D'ARTE DEVOZIONE ALLA BELLEZZA
CALENDARIO EVENTO
Venerdi’ 25 maggio
Ore 11:30 Inaugurazione e apertura della Finestra sul mare restaurata visita dell’Albergo Museo Atelier sul mare
ore 14:00 Pranzo
ore 18:00 Visita di Santo Stefano di Camastra Saluto del Sindaco Presso il Museo della Ceramica Palazzo Trabia
Ore 21:00 Cena
Sabato 26 maggio
Ore 10:00 Convegno Fiumara d’Arte – Segni nel Paesaggio Valorizzazione Conservazione Progettazione a cura del prof. Giuseppe Basile
Ore 13:30 Visita delle camere d’arte Atelier sul mare
Ore 14:00 Rinfresco a buffet
Ore 16:00 Convegno Fiumara d’Arte – Segni nel Paesaggio
Ore 19:00 Conclusione
Ore 21:30 Cena
Ore 22:30 Concerto di Rita Botto
Domenica 27 maggio
ore 10:00 Visita a Fiumara d’Arte - parco di sculture monumentali all’aperto
ore 12:00 inaugurazione stanze d’artista: Hammam di Sislej Xhafa; Lunaria – contrada senza nome di Vincenzo Consolo, Ute Pyka e Umberto Leone; La Stanza dei Portatori d’Acqua di Antonio Presti, Agnese Purgatorio, Danielle Mitterrand e Cristina Bertelli.
ore 17:00 Partenza dei partecipanti
INTERVISTA AD ANTONIO PRESTI
Antonio Presti, lei ha realizzato negli anni '80, tra Tusa e Santo Stefano di Camastra, la Fiumara d'Arte, il più grande museo all'aperto d'arte contemporanea d'Europa. Come è nata l'idea di disseminare imponenti sculture lungo il greto di un fiume asciutto? Fiumara d'Arte nasce dal desiderio di fare un omaggio alla Sicilia contemporanea che, scegliendo la via della bellezza, decide di rappresentare l'impegno civile ed estetico dell'uomo con un proprio presidio. Fiumara nasce su terreni demaniali per una precisa scelta politica: io non ho mai voluto possedere l'opera ma soltanto l'idea. In una società in cui tutto è al servizio del denaro ed è subordinato al possesso dei beni, il primo atto di rinuncia in grado di sublimare la materia rispetto all'opera d'arte, è proprio la bellezza, perché essa può manifestarsi anche soltanto come idea, come puro pensiero. Il valore del dono sta nella sua condivisione: fin dall'inizio Fiumara d'Arte è nata per il pubblico. Oggi è uno dei luoghi più visitati, per la sua contemporaneità e coerenza, per il suo calarsi nel paesaggio senza sconvolgerlo. Ma questo spirito di condivisione non è stato accettato subito dalle istituzioni: solo dopo una battaglia ventennale il parco di Fiumara d'Arte è stato riconosciuto "patrimonio artistico della Regione Siciliana". Cosa rappresenta Fiumara d’Arte per il territorio? Ho voluto creare una sorta di circuito d'arte che non fosse costretto entro luoghi definiti, nel chiuso dei musei, subordinato al pagamento di un biglietto e all'orario delle visite. Il mio desiderio era quello di portare l'arte in strada, renderla visibile e accessibile, farla entrare nel quotidiano. Volevo creare una sorta di contro-museo, unico nel suo genere, che potesse diventare un volano per lo sviluppo turistico ed economico dell'intero comprensorio. I comuni di Fiumara d'Arte oggi fanno parte di un percorso artistico-culturale che coniuga la bellezza della natura a quella delle opere monumentali. Fiumara d'Arte oggi è presente in tutte le guide, nelle antologie scolastiche e nei manuali degli istituti d'arte, oltre ad essere argomento di centinaia di tesi di laurea. E’ un valore assoluto per il pubblico che l'ha scelta e la sostiene. Il riconoscimento istituzionale arriva solo oggi, dopo anni di negazioni e rifiuti. Secondo lei Fiumara d'Arte è stata osteggiata per motivi politici? In venticinque anni, da quando è nata Fiumara d'Arte, si sono avvicendate tutte le espressioni partitiche, Destra, Sinistra, Centro. Non è stata una questione di partito - la cultura non ha, e non può avere, colore - ma di quella politica che non ha promosso il valore della cultura, del pensiero, della pittura, della filosofia, della musica. Allo stesso modo il riconoscimento del museo a cielo aperto non è una vittoria di potere, ma della cultura, di tutti quelli che hanno creduto in Fiumara ed hanno lottato perché l'utopia della bellezza non venisse travolta dalla sterile applicazione di quei codici del diritto per cui ieri la Fiumara era da abbattere e oggi da salvare e salvaguardare. Nel 2005 lei ha chiuso simbolicamente la “Finestra sul mare” di Tano Festa. Oggi la riapre, dopo il restauro. Sottrarre l'opera allo sguardo è stato un gesto di grande impatto emotivo per affermare l'esistenza della scultura come pensiero, anche a prescindere dalla materia. Il gesto rappresentava allora la risposta al disinteresse, alla "politica del rifiuto" delle Istituzioni nei confronti dell'arte e della cultura. Far calare un velo con la parola chiuso in tutte lingue, significava impedire e interrompere la vista dell'opera per salvarla dal disfacimento e conservarla nell'immaginario del pubblico intatta. Un atto così forte, che diventava esso stesso fatto artistico. La riapertura oggi significa, da un lato riconciliare il valore simbolico della scultura al suo aspetto materiale, dall'altro il riconoscimento del parco scultoreo da parte delle istituzioni. Alla "chiusura" aderirono migliaia di studenti, artisti, critici e giornalisti. Oggi sono felice di poter festeggiare con tutti loro questa grande vittoria dell'arte e della cultura. Da questo momento comincia la storia "istituzionale" di Fiumara, le sculture, in quanto parte di una collezione, acquisiscono finalmente il diritto alla tutela. E sempre dalla Finestra sul mare comincia idealmente il percorso che porterà nel più breve tempo possibile al restauro per bloccare il degrado di tutte le opere, ripristinarne la fruibilità e la leggibilità e quel rapporto/dialogo tra opera e fruitore, in verità mai interrotto. Il convegno "Conservazione e progettazione" concluderà un percorso che dopo 25 anni è finalmente arrivato alla sua consacrazione? Non voglio parlare di conclusione, e quindi di "raccolto", ma piuttosto di nuova semina. Fiumara d'Arte non può chiudersi nel processo a breve termine della storicizzazione: la conservazione delle opere, per quanto necessaria, non rappresenta un punto d'arrivo, ma la possibilità di proiettarsi nel futuro attraverso una nuova progettazione. L'intervento congiunto di importanti esponenti nel campo del restauro e di giovani critici d'arte ed artisti, affermerà il principio che solo legando la conservazione alla progettazione si può affermare e continuare a tenere vivo il valore del contemporaneo. Per questo in concomitanza con il restauro della scultura di Tano Festa presenterò tre nuove camere d'arte dell'Atelier sul mare e a conclusione del convegno annuncerò la costituzione della Fondazione “Antonio Presti - Fiumara d'arte”. È già pronto il programma delle attività 2007/2008: l'intervento di restauro sul Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini, la realizzazione di tre nuove sculture monumentali all'aperto nei comuni di Motta d'Affermo, Pettineo e Santo Stefano di Camastra e la creazione di tre nuove camere d'arte presso l'Atelier sul mare. La Fondazione avrà tra i suoi obiettivi anche quello di creare una collaborazione con Università, Accademie e Istituzioni preposte alla tutela, affinché Fiumara d'Arte diventi officina attiva, luogo vivo in cui le nuove generazioni possano formarsi al valore dell'arte e di un impegno etico di "devozione alla bellezza", che sarà loro compito portare avanti. La bellezza salverà il mondo? La bellezza non salverà il mondo, ma può tentare di offrire quell'emozione e quello stupore che gli uomini hanno rifiutato per inseguire falsi valori della nostra contemporaneità.
L'Associazione Culturale Fiumara d'Arte, ringraziandovi dell’interesse e dell’attenzione dedicata, vi invita a visitare i siti che rappresentano le attività culturali svolte www.ateliersulmare.com.
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