STUDENTI INTOSSICATI: JESOLO A POSTO – VICEPRESIDENTE VENETO: BASTA MASSACRI MEDIATICI, A PRANZO IN HOTEL CON STAMPA
COMUNICATO STAMPA N. 621 DEL 09/04/2008
(AVN) – Venezia, 9 aprile 2008
Jesolo è la vacanza più sana che si possa fare e lo ribadirò la prossima settimana a Stoccarda e a Berlino, nelle ulteriori tappe del road show per promuovere l’offerta turistica veneta. Di più, dopo la campagna elettorale andrò anche personalmente all’Hotel Europa a portare al titolare e al personale la mia solidarietà e pranzerò lì: invito fin d’ora la stampa ad accompagnarmi. Non ha dubbi il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, commentando i fatti riportati dai media in questi giorni sulla comitiva di studenti risultata intossicata mentre era a Jesolo.
Capisco il diritto di cronaca – aggiunge il vicepresidente – e l’intossicazione è stata certamente una notizia, che però si è riverberata negativamente su una struttura risultata assolutamente a posto e innocente, trasformandosi in un massacro mediatico. In queste ore – ha affermato – un quotidiano tedesco accostava la vicenda Jesolo alla mozzarella di bufala e alle indagini sul vino toscano. L’Hotel Europa è stato passato ai raggi X e alla fine è risultato tutto più che in regola, da 10 e lode, non solo in cucina ma ovunque, compresi gli estintori. E stiamo comunque parlando di un albergo che ha passato la verifica HACCP a fine marzo.
Spiace dover constatare che questa mazzata mediatica cade su una comunità che fa circa 400 mila presenze turistiche annue di movimento studentesco, che non ha mai avuto un problema, che tocca i sei milioni di presenze turistiche: oggi si trova alla gogna pubblica – conclude il vicepresidente della Giunta veneta – per una settantina di ragazzi intossicati che venivano da lontano e che, a quanto risulta, avevano pasteggiato in autostrada
A cura dell'Ufficio Stampa della Regione Veneto
Jesolo Studenti intossicati, albergo si dice in regola: "Controlli negativi" |
||
VENEZIA - Hanno dato esito negativo gli esami sui campioni di cibo prelevati nell'hotel Europa di Jesolo (Venezia), dove ha cenato un centinaio di studenti siciliani in gita scolastica finiti poi in ospedale. I ragazzi, il giorno dopo il pasto, il 2 aprile scorso, si erano sentiti male mentre andavano verso Trieste con un pullman. A rendere noto l'esito degli esami dei Nas sono i titolari dell'albergo dove i ragazzi avevano cenato con arrosto di fesa di tacchino e patate arrosto. "Gli esami hanno detto che noi non c'entriamo nulla - dice uno dei titolari all'Ansa -, il nostro albergo è stato passato al setaccio per sei ore dai carabinieri del Nas senza che sia stato trovato qualcosa fuori regola o norma". "Siamo ed eravamo a posto - aggiunge - il nostro cibo era sano, lo certifica l'esito degli esami del Nas, quindi la causa del malore va cercata altrove". I titolari dell'albergo stanno aspettando di vedere l'esito mediatico della vicenda ed in particolare l'eventuale calo di prenotazioni con conseguente danno per il loro esercizio per adire alle vie legali. "Un passo - hanno detto - che stiamo seriamente valutando".
|
||
Fonte: La SiciliaWeb 08/04/2008 |
Il caso degli studenti intossicati |
Zaia difende Jesolo dagli attacchi mediatici |
«Pranzerò all’hotel Europa» |
Jesolo
"Basta massacri mediatici: a pranzo in hotel con la stampa". Il vicepresidente del Veneto, Luca Zaia, annuncia battaglia (mediatica) dopo che anche le analisi hanno confermato che l'hotel Europa di Jesolo non c'entra nulla con il malore avvertito da un centinaio di studenti catanesi, ricoverati a Trieste, dove stavano andando in visita culturale (soggiornavano nella località veneziana)."Jesolo è la vacanza più sana che si possa fare - ha detto - e lo ribadirò la prossima settimana a Stoccarda e a Berlino, nelle ulteriori tappe del road show per promuovere l'offerta turistica veneta. Di più, dopo la campagna elettorale andrò anche personalmente all'hotel Europa a portare al titolare e al personale la mia solidarietà e pranzerò lì: invito fin d'ora la stampa ad accompagnarmi". Già il sindaco Francesco Calzavara ieri aveva espresso la stessa intenzione, esprimendo la volontà di recarsi all'hotel a cena con tutta la giunta. "Capisco il diritto di cronaca - aggiunge il vicepresidente - e l'intossicazione è stata certamente una notizia, che però si è riverberata negativamente su una struttura risultata assolutamente a posto e innocente, trasformandosi in un massacro mediatico. In queste ore - ha affermato - un quotidiano tedesco accostava la vicenda Jesolo alla mozzarella di bufala e alle indagini sul vino toscano. L'hotel Europa è stato passato ai raggi X e alla fine è risultato tutto più che in regola, da 10 e lode, non solo in cucina ma ovunque, compresi gli estintori. E stiamo comunque parlando di un albergo che ha passato la verifica Haccp a fine marzo. Spiace dover constatare che questa mazzata mediatica cade su una comunità che fa circa 400mila presenze turistiche annue di movimento studentesco, che non ha mai avuto un problema, che tocca i sei milioni di presenze turistiche: oggi si trova alla gogna pubblica - conclude il vicepresidente della giunta veneta - per una settantina di ragazzi intossicati che venivano da lontano e che, a quanto risulta, avevano pasteggiato in autostrada". Sulla stessa linea anche la nota di Federalberghi Veneto: "Sarebbe bastato aspettare. O almeno usare il condizionale. Che, in questi casi, è d'obbligo. Invece si è preferito inseguire uno scoop... che non c'era". Sul caso dell'hotel Europa, che con i 90 studenti intossicati (ora si sa) non c'entra nulla, il presidente regionale di Federalberghi Veneto Marco Michielli va giù diretto: "Amareggiato dal fatto che il sensazionalismo abbia prevalso sulle verifiche, irritato perché - prima ancora di conoscere il risultato dei test tossicologici - certa stampa (in edicola e nel web) già usava l'indicativo presente accusando con certezza l'Hotel Europa, mentre quella straniera lanciava illazioni, facendo un unico fascio di Jesolo, della mozzarella di bufala alla diossina e del vino adulterato, proseguendo quella che sembra essere una vera e propria campagna denigratoria nei confronti dell'Italia che mette insieme notizie vere (vedi i rifiuti di Napoli), mezze notizie (come quella di Jesolo) e ipotesi appena abbozzate (l'eco-pass a Venezia) per gettare indiscriminatamente fango su tutto il Paese e creare allarmismo". Alla luce dell'ultimo episodio, Federalberghi Veneto auspica che certe notizie vengano trattate con le dovute cautele ("Come hanno fatto alcuni organi di stampa che hanno almeno usato il condizionale, contrariamente ad altri che sono andati lisci sull'indicativo", precisa Michielli). Il che non significa nascondere i fatti, ma considerarli per quello che sono. Nel rispetto di tutte le parti in causa e, soprattutto, riservandosi 'il botto' dopo le opportune verifiche. Per questo Federalberghi Veneto invierà un comunicato alla stampa straniera chiedendo di aggiustare il tiro sulle notizie pubblicate nei giorni scorsi, alla luce dei risultati dei test sanitari. A proposito di pubblicità negativa, ieri i gestori dell'hotel avevano anticipato di avere incaricato il loro legale di verificare le modalità per una eventuale richiesta di risarcimento danni. "Era certo che i risultati sarebbero stati negativi - interviene l'assessore Daniele Bison - da una parte perché i tempi erano talmente brevi da escludere a priori che il malore fosse in qualche modo collegato all'hotel; dall'altra per il fatto che gli standard di qualità degli alberghi di Jesolo rende improbabile questo genere di situazioni. Il rammarico è anche per il fatto che tutta Jesolo ha subito una gogna mediatica. Il plauso va anche all'Asl e all'Aja che fin da subito hanno monitorato con serietà e professionalità la situazione, con gli esiti che tutti auspicavamo e che parlano di una totale estraneità dell'albergo". Fabrizio Cibin Fonte: Il Gazzettino.it del 10/04/2008 link |