La legge che regola la formazione professionale nella Regione Siciliana risale a circa 33 anni fa: Legge Regionale N. 24 del 6-03-1976.
Tutti ormai sono convinti che occorre rimodernarla e primo fra tutti l’attuale Assessore regionale al lavoro On.le Carmelo Incardona.
Con l’inserimento dell’On.le Raffaelle Lombardo è stato effettuato lo spoils system dell’Ass.to al lavoro con il cambio alla dirigenza da A. Russo a P. Monterosso.
Nel quarto quadrimestre del 2007 il Dipartimento Regionale della Formazione Professionale dell'Assessorato Regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale, della Formazione Professionale e dell'Emigrazione (DRFP) ha stipulato un contratto tra Ernst & Young Financial Business Advisors, Engineering Sanità Enti Locali, Obiettivo Lavoro ed Archidata per implementare nella regione Sicilia il Catalogo dell’Offerta Formativa Regionale, in attuazione della misura 3.05 del Complemento di Programmazione, azione E) Rafforzamento del sistema regionale del POR Sicilia 2000/2006.
Il Catalogo affianca le attività formative già in essere nella Regione Siciliana, aggiungendo ulteriori opportunità di intervento in un'ottica di miglioramento e innovazione del sistema dell'offerta formativa regionale attraverso l'erogazione di voucher per la formazione ...
Il (DRFP) ha previsto per la realizzazione del Catalogo e dei percorsi formativi quattro distinti ambiti di intervento:
Sezione A - Formazione rivolta all'inserimento occupazionale;
Sezione B - Formazione continua;
Sezione C - Formazione rivolta alle persone svantaggiate;
Sezione D - Formazione in Apprendistato – Apprendisti.
La Ernst & Young ha, con cadenza quasi giornaliera, attraverso il portale pubblico www.catalogovouchersicilia.it avviato i bandi per tutti i 4 ambiti di intervento (In aggiunta è stato inserito anche il bando “Alta formazione “) .
Le procedure realmente in atto sono state solo quelle della sezione A, per gli altri si ha uno status di Standby avendo avviato solo i bandi.
Cosa sta succedendo, perché si è in pausa ?
Dare una risposta è difficile, possiamo solo interpretare i movimenti che sono in atto all’Assessorato .
Da SiciliaInformazioni.com : Formazione professionale, entro gennaio la riforma Incardona: "C'è bisogno di mettere ordine".
“ Prenderà forma entro la fine di gennaio il disegno di legge con il quale l'assessorato regionale al Lavoro intende riformare il sistema della formazione professionale in Sicilia, in passato al centro di aspre polemiche legate ai costi e alla effettiva utilità dei corsi.
Il testo, sul quale gli uffici dell'assessorato stanno lavorando, contiene norme che in parte rivoluzionano il meccanismo di gestione dei corsi di formazione. Alla base del progetto, voluto dall'assessore Carmelo Incardona (An), c'é la necessità di mettere ordine in un settore sul quale convergono fondi comunitari, regionali e statali, con diversi centri di spesa e che viene considerato fondamentale sia per l'avviamento al lavoro sia per la qualificazione del personale pubblico e privato. "Per cambiare il volto della Formazione in Sicilia - spiega l'assessore Carmelo Incardona - occorre invertire la filosofia, dando precedenza alla domanda piuttosto che all'offerta di corsi che non tengano conto della realtà del mondo del lavoro".
La bozza di riforma è già al vaglio di un equipe di studiosi e docenti universitari che stanno valutando la compatibilità delle norme con i vincoli dell'Unione europea. Entro gennaio l'assessorato dovrebbe avere il rapporto dei docenti, quindi si procederà all'avvio della fase di consultazione con i sindacati dei lavoratori e le associazioni datoriali. Il tavolo di lavoro servirà a esaminare eventuali modifiche alla bozza. Parallelamente l'assessore e la sua squadra di tecnici si confronteranno con gli enti professionali, i soggetti direttamente coinvolti, assieme ai lavoratori, nella riforma. La concertazione avrà una durata massima di trenta giorni. Tra gli aspetti più importanti del nuovo testo c'é senza dubbio la previsione di creare un sistema che funzioni sotto una unica regia in modo da utilizzare al meglio e a pieno i fondi messi a disposizioni dalle varie fonti di finanziamenti, tra cui la legge 24, il Fondo sociale europeo, l'apprendistato. Ma non solo.
Non sarà più l'ente a stabilire quali devono essere i corsi da attivare, limitandosi poi a comunicarli alla Regione per ricevere i finanziamenti: sarà l'assessorato al Lavoro, dopo aver acquisito i fabbisogni formativi dalle associazioni datoriali e dalle organizzazioni professionali, a predisporre il catalogo con la contestuale suddivisione dei progetti a livello territoriale.
Ndr (Confronto avviato con Circ. Prot. N. 2784/gab, Palermo 18 DIC. 2008 avente per oggetto : Rilevazione Fabbisogni Formativi per gli anni 2009-2010) .
Dopo aver esaminato la tipologia di richieste di corsi provenienti dai territori, l'assessorato al Lavoro pubblicherà il catalogo on line, ma non sarà quello definitivo: la parola a quel punto passerà agli utenti. L'assessorato, infatti, raccoglierà le iscrizioni degli utenti ai singoli corsi e dopo un periodo prestabilito tirerà le somme: saranno attivati soltanto i corsi che avranno ottenuto il gradimento degli utenti in rapporto ai fabbisogni espressi dalle imprese e dagli studi professionali, quelli in cui risulteranno pochi iscritti non partiranno. L'assessorato dunque informerà e coinvolgerà nel piano formativo gli enti che avranno le caratteristiche idonee a garantire lo svolgimento dei corsi. "In questo modo - sostengono dall'assessorato - ci sarà una selezione naturale degli Enti, ovviamente il personale sarà garantito".
Non è una bozza di riforma blindata quella predisposta dall'assessorato regionale al Lavoro per ridisegnare il sistema della formazione professionale in Sicilia, che dà lavoro a oltre 6.500 persone, tra docenti, tutor e personale amministrativo in forza ai circa cento enti accreditati dalla Regione, con una utenza di circa 70mila unità.. L'assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, ha scritto alle associazioni professionali e dei datori di lavoro, agli ordini professionali, ai sindacati e alle associazioni degli enti per invitarli a sottoscrivere un protocollo d'intesa con l'amministrazione. "Con questa intesa - spiega Incardona - potremo effettuare una ricognizione dei fabbisogni formativi, in vista della predisposizione delle nuove sezioni del catalogo dell'offerta formativa, oggetto dei prossimi bandi del fondo sociale europeo.
E' un fatto nuovo, per la nostra Regione, che rafforza il dialogo tra istituzioni, sistema delle imprese e delle professioni, alle quali offriamo uno strumento innovativo e flessibile come il catalogo". L'assessore ha già firmato un accordo con il presidente nazionale di Confprofessioni, Gaetano Stella, per la predisposizione di corsi di formazione per dipendenti, collaboratori e tirocinanti degli studi, ma anche per i professionisti possessori di partita Iva. "E' il primo accordo del genere - sottolinea Incardona - stipulato in Italia. Si tratta della prima applicazione della nuova filosofia che stiamo imprimendo in Sicilia al settore della formazione".
Confprofessioni, organismo di rappresentanza delle 16 principali organizzazioni delle quattro macroaree professionali (economia e lavoro, diritto e giustizia, ambiente e territorio, sanità e salute), indicherà i fabbisogni formativi del settore, sui quali la Regione investirà, finanziando appositi corsi di formazione. La confederazione presenterà le sue proposte al tavolo tecnico permanente che verrà attivato a gennaio. Nell'ambito della riforma del settore, per gli addetti alla formazione (docenti, tutor, amministrativi) è previsto un grosso intervento di qualificazione e sarà stilato una sorta di ruolo unico bloccato e chiude a nuove assunzioni. “
Auguriamoci che il 2009 porti veramente alla modifica delle procedure formative a valenza regionale in quanto, a nostro avviso, la nuova procedura a Catalogo è snella e permette :
La progettazione in qualità e in modo semplificato;
La gestione efficace dei percorsi con procedura on-line;
Avere a disposizione linee guida operative chiare e puntuali.
Nell’attesa speriamo che si avvii la procedura operativa per i restanti percorsi a Catalogo, anche perché, i destinatari dei Voucher già assegnati, dopo un anno, non sappiamo se sono ancora intenzionati a frequentare i percorsi a cui si sono iscritti.
A nostro avviso, occorre apportare una modifica al Catalogo : OK per blindare le iscrizioni al numero assegnato e su cui fare eventualmente le selezioni, ma permettere a tutti di iscriversi in coda e poter essere recuperati per altri corsi/edizioni .
Ravidà Salvatore