Definire in tempi rapidi le modalità con cui attivare la mobilità verso altre amministrazioni pubbliche e fornire così una risposta concreta al problema dei tanti docenti soprannumerari reso ancora più grave dalla riforma della scuola superiore.
Lo chiede la Gilda degli Insegnanti, che rivolge un appello al presidente del Consiglio e al ministro della Funzione pubblica: "Prima di tutto - spiega il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio - chiediamo che Palazzo Chigi dia seguito all'ordine del giorno sul precariato, che prevede lo "scivolo" pensionistico di due anni, firmato da 21 senatori e approvato al Senato, e poi che si attivi affinché venga data ai docenti la possibilità di mobilità volontaria presso altre amministrazioni pubbliche".
"Questa forma di mobilità - sottolinea Di Meglio - è prevista teoricamente dalle leggi, ma le modalità con cui metterla in pratica si sono arenate nelle secche di una contrattazione mai avviata. Chiediamo, quindi, al Governo di intervenire presto per rendere concreta la mobilità volontaria verso altre amministrazioni pubbliche con qualifiche che, ovviamente, non mortifichino la preparazione culturale degli insegnanti".