La sentenza è del Tribunale di Parigi e obbliga la Google a interrompere la propria attività di digitalizzazione testi entro tre mesi, diversamente sarà tenuta a versare 10.000 euro per ciascun giorno di ritardo. La motivazione proposta dal tribunale è estremamente semplice “La digitalizzazione di un opera è tecnica che consiste nella scansione in un formato informatico e richiede l’autorizzazione preliminare dell’autore o degli aventi diritto”.
E’ per questo che alla Google è stato intimato di versare a favore casa Edition du Seuil e al gruppo francese La Martiniere una somma di 300.000 euro. L’accusa è di aver riprodotto integralmente o parzialmente opere senza alcuna autorizzazione, violando in questa maniera i diritti d’autore; l’operazione avrebbe danneggiato non solo la Martiniere, ma anche il SNE ( Sindacato nazionale degli editori ) e la SGDL ( la Società letteraria ).
Le sanzioni previste sono indiscutibilmente pesanti, ma irrisorie se paragonate a quanto richiesto dall’accusa. Le Edition du Seuil avevano pensato a un risarcimento danni per 15 milioni di euro, per la riproduzione parziale e integrale non autorizzata di oltre 10.000 volumi.
Soddisfatto il presidente del sindacato degli editori, Serge Eyrolles, secondo il quale il Book Search di Google altro non sarebbe se non un servizio di mera pirateria. Diversamente da come ci si potrebbe aspettare la Google non vedrà chiudersi in faccia le porte della bella Francia. << Sarà sufficiente riunirsi intorno a un tavolo e discutere>> afferma il presidente Eyrolles ma sembra che la soluzione non alletti troppo la Google che secondo quanto risulta da un comunicato ufficiale farà presto appello. I legali della società affermano che non si tratta di un divieto generale e la sentenza riguarda le opere protette da diritto d’autore e più nello specifico quelle di La Martiniere.
Ad essere in contrasto è proprio il punto di vista. Gli avvocati della Google non ritengono che pubblicando estratti di libri digitalizzati sul web si infranga la legge sul copyright ne in Francia ne altrove. Si tratterebbe più semplicemente di uno stimolo per i lettori all’acquisto del libro che eventualmente incuriosito.
In attesa delle future evoluzioni relative alla vicenda giudiziaria la Google è costretta a pagare ma soprattutto interrompere la propria attività di digitalizzazione.(da periodicoitaliano.info)
Claudia Zedda