Il software esente da bug non esiste, tanto meno se con questo termine identifichiamo un intero sistema operativo, composto da centinaia di programmi diversi che interagiscono tra loro grazie a quantità di righe di codice a cinque zeri ed a questa regola non sfugge nemmeno il nuovo Windows 7.
Tutti gli OS della storia, hanno avuto necessità di essere testato anche nella fase di post-rilascio, per permettere agli sviluppatori di riscontrare problemi e porvi rimedio con le ormai celeberrime patch, oltre che con i Service Pack, se si parla di prodotti Microsoft.
E'di questi giorni la notizia secondo la quale il colosso di Redmond avrebbe reso disponibile un aggiornamento il quale risolve un problema che affligge sia Windows 7 che Windows Server 2008 R2 e riferito all'impiego, sui PC di hard disk SATA di capacità superiore ad 1 TB.
In presenza di una simile configurazione ed effettuando il Resume dallo stato di Sleep o Hibernate, si verificherebbe un blocco del sistema con conseguente messaggio di interruzione dell'operazione. Secondo Microsoft il tutto sarebbe originato dal fatto che i dischi di grande capacità impiegherebbero più di 10 secondi ad operare “il risveglio” della macchina, cosa che per un evidente bug del codice, viene interpretata dal sistema come un timeout.
L'ex-aziendadi Bill Gates ha comunicato di aver rilasciato una patch che risolve il problema, mettendo così pace tra Windows 7 e gli hard disk più capienti oggi esistenti sul mercato. (hardwaregadget.blogosfere.it)
Gianluca Salina