La Giustizia dell'ingiustizia ( Gli esiti di un concorso a Dirigente Scolastico)
. …Tra i due litiganti, il terzo “perde il posto”!!!
Il Concorso per Dirigenti scolastici indetto a livello nazionale nel 2004, è stato annullato dal C.G.A., solo nella Regione Sicilia, a seguito del ricorso di due candidate bocciate per ben tre volte agli scritti.
La Corte di Giustizia Amministrativa (C.G.A., organo esistente solo in Sicilia), ha annullato il Concorso, avendo eccepito, durante la fase della correzione degli scritti, una composizione imperfetta della Commissione esaminatrice.
La Commissione in questione era stata nominata dall'Ufficio Scolastico Regionale Siciliano, secondo le indicazioni impartite dal Ministro della Pubblica Istruzione e utilizzate da tutte le regioni italiane.
Il C.G.A., in definitiva, ha condannato la Pubblica Amministrazione, per non avere adeguatamente composto la commissione esaminatrice e dunque per un ‘vizio di forma’ nella gestione della correzione degli scritti. (Vizio di forma per altro ritenuto insussistente da tutti i TAR delle altre regioni di Italia ed in secondo grado dal Consiglio di Stato!!).
La Pubblica Amministrazione, rappresentata dall'Ufficio Scolastico Regionale Siciliano, messa alle strette da ricorsi e da decreti, per dare "Giusta Esecuzione" alla sentenza e rimediare alle proprie presunte inadempienze, ha deciso di RICHIAMARE CON UN AVVISO, per rinnovare le procedure concorsuali, tutti i concorrenti che avevano partecipato al famigerato concorso del 2004: bocciati e vincitori .
Peccato che questi ultimi, rivestano già da tre anni il ruolo di Dirigenti Scolastici, in quanto vincitori di un concorso ordinario pubblico, alquanto articolato e difficile, per il quale hanno sostenuto e superato diverse prove successive agli scritti ‘incriminati’.
Gli stessi Dirigenti (a riprova che lo stato di diritto in Italia è una chimera), fino ad oggi non hanno ricevuto neanche una semplice comunicazione, che li mettesse in guardia, nella qualità di "terzi controinteressati", che essi erano stati coinvolti, a loro insaputa, in una guerra tra bocciati e Pubblica Amministrazione.
SUCCEDE SOLO IN SICILIA
Livia Damasco livia.damasc@alice.it
. …Tra i due litiganti, il terzo “perde il posto”!!!
Il Concorso per Dirigenti scolastici indetto a livello nazionale nel 2004, è stato annullato dal C.G.A., solo nella Regione Sicilia, a seguito del ricorso di due candidate bocciate per ben tre volte agli scritti.
La Corte di Giustizia Amministrativa (C.G.A., organo esistente solo in Sicilia), ha annullato il Concorso, avendo eccepito, durante la fase della correzione degli scritti, una composizione imperfetta della Commissione esaminatrice.
La Commissione in questione era stata nominata dall'Ufficio Scolastico Regionale Siciliano, secondo le indicazioni impartite dal Ministro della Pubblica Istruzione e utilizzate da tutte le regioni italiane.
Il C.G.A., in definitiva, ha condannato la Pubblica Amministrazione, per non avere adeguatamente composto la commissione esaminatrice e dunque per un ‘vizio di forma’ nella gestione della correzione degli scritti. (Vizio di forma per altro ritenuto insussistente da tutti i TAR delle altre regioni di Italia ed in secondo grado dal Consiglio di Stato!!).
La Pubblica Amministrazione, rappresentata dall'Ufficio Scolastico Regionale Siciliano, messa alle strette da ricorsi e da decreti, per dare "Giusta Esecuzione" alla sentenza e rimediare alle proprie presunte inadempienze, ha deciso di RICHIAMARE CON UN AVVISO, per rinnovare le procedure concorsuali, tutti i concorrenti che avevano partecipato al famigerato concorso del 2004: bocciati e vincitori .
Peccato che questi ultimi, rivestano già da tre anni il ruolo di Dirigenti Scolastici, in quanto vincitori di un concorso ordinario pubblico, alquanto articolato e difficile, per il quale hanno sostenuto e superato diverse prove successive agli scritti ‘incriminati’.
Gli stessi Dirigenti (a riprova che lo stato di diritto in Italia è una chimera), fino ad oggi non hanno ricevuto neanche una semplice comunicazione, che li mettesse in guardia, nella qualità di "terzi controinteressati", che essi erano stati coinvolti, a loro insaputa, in una guerra tra bocciati e Pubblica Amministrazione.
SUCCEDE SOLO IN SICILIA
Livia Damasco livia.damasc@alice.it