Dal 2000 in poi, per dare sviluppo territoriale locale, per dare una offerta formativa di qualità europea, i finanziamenti occorre reperirli esternamente all’istituzione scolastica .Tuttavia, ancora oggi, molti docenti preferiscono operare con il progettino facile, attingendo a finanziamenti pronti, offerti dal MIUR (fondo d’istituto). Pensiamo che nelle istituzioni scolastiche vi siano tanti potenziali operatori che potrebbero cimentarsi per migliorare l’offerta formativa e quindi le competenze dei destinatari. Molti però non si fanno avanti, perché ?
Per attuare un progetto di finanziamento esterno occorre seguire giornalmente sui siti istituzionali le pubblicazioni dei bandi.
Individuato il bando occorre cercare le normative a cui esso fa riferimento, successivamente, studiare i vademecum di gestione.
La struttura del progetto da presentare all’autorità di gestione, per la sua complessità, non può più elaborarla un singolo docente, occorre un gruppo di progetto (GOP), sintesi di varie competenze – esperto in piani finanziari – esperto in coordinamento attuativo – responsabile del progetto – responsabile del procedimento .
Il responsabile del procedimento, generalmente il dirigente scolastico, possiede una visione politica generale, emana i bandi, acquisisce giornalmente dai sui stretti collaboratori del GOP i report di attuazione-gestione, si relaziona con l’autorità di gestione dalla presentazione, sino alla rendicontazione finale che può durare anche parecchi anni dopo la conclusione del progetto, dimostrando di aver operato secondo le indicazioni della autorità di gestione nel rispetto completo della normativa e con il fine univoco del successo formativo dei destinatari e per lo sviluppo locale territoriale.
Il responsabile del progetto interviene prima nella progettazione iniziale in modo da esplicitare in fattibilità gli obiettivi, le metodologie, le fasi-contenuto dell’attività, le verifiche finali, e successivamente segue l’iter del progetto sino alla rendicontazione finale e monitora la progettazione .
L’esperto in coordinamento attuativo possiede sintesi fattiva di quanto indicato nel progetto rendendolo cantierabile . Dà indicazioni per la selezione dei destinatari, degli esperti, dei tutor, del personale ATA : Amministrazione didattica – Amministrazione finanziaria, collaboratori scolastici, tecnici di laboratorio . Dà direttive per il calendario, la tenuta dei registri, prepara i fac-simili per le relazioni finali dei docenti/esperti, dei tutor, per le certificazioni, per le verifiche, per i monitoraggi del processo nel rispetto del progetto approvato e in stretto rapporto con l’esperto finanziario.
L’esperto dei piani finanziari nella fase progettuale trasformare il processo in ore uomo e costi orari e in mezzi e strumenti per rendere esecutive le attività nel rispetto del vademecum di gestione. Durante il processo, verifica la progettazione con l’atto di esecuzione in modo che tutto ricada nel range di budget approvato .
In sostanza il nuovo millennio ha trasformato il progetto del singolo docente in un processo progettuale esecutivo che mentre da un lato deve rispettare tutti i molteplici vincoli normativi, dall’altro controlla che vi sia la ricaduta finale sul discente e di sviluppo territoriale .
Tutte le attività sono fatte fuori dall'orario di servizio, generalmente il pomeriggio e di notte.
L’attività semplice di docenza :
· è quella che da più soddisfazioni in tempo di ore uomo lavorate;
· è gratificante per lo sviluppo migliorativo e il successo formativo del discente;
· è quella meno problematica .
Per tale motivo molti potenziali operatori scolastici non operano per la ricerca di finanziamenti esterni preferendo partecipare, a lavoro già fatto in progetti approvati, come esperti/docenti/tutor o personale di processo .
Insomma un lavoro semplice e ben remunerato, senza problemi futuri .
Con l’avvento della nuova riforma scolastica è previsto un radicale cambiamento.
Si prova, con il nuovo strumento meritocratico, a spronare i potenziali operatori per scommettersi nella ricerca di finanziamenti esterni alla istituzione scolastica.
Salvatore Ravidà