In questo concorso DS ci sono stati corsi preparatori alla prova preselettiva di ogni genere, quelli di tipo teorico, quelli di tipo pratico con la somministrazione di test a risposta multipla proposti su piattaforme digitali, quelli on line proposti da associazioni e sindacati. Ci sono stati corsi che hanno fatto parlare di se, come quello di un dirigente scolastico di un istituto superiore di Napoli che aveva consegnato a tutti i suoi corsisti per la prova di preselezione al concorso a dirigente scolastico, i files contenenti tutti i circa 5000 quesiti, ben prima della loro pubblicazione del Miur, come scritto in una nota, nelle pagine della rivista Tecnica della scuola. Non meno evidenti dei corsi, stanno fiorendo una serie di ricorsi amministrativi, promossi dal sindacato ANIEF, grazie ad uno di questi, quattrocento ricorrenti fra docenti di ruolo, con cinque anni di servizio tra ruolo e pre-ruolo, e docenti precari, con cinque o più anni di servizio alle spalle nella scuola pubblica che avevano chiesto al Miur di partecipare alla procedura concorsuale, hanno ottenuto dal Tar Lazio l’ammissione con riserva alla prova pre-selettiva per il concorso a dirigente scolastico prevista per il 12 ottobre. In precedenza, da altri ricorsi al TAR venivano salvaguardate le posizioni di altri insegnanti, coloro in possesso del diploma ISEF, del magistero in Scienze religiose o del diploma di Conservatorio, che ora su indicazione dei legali dovranno avviare le procedure per notificare agli UU.SS.RR. la misura cautelare monocratica (ordinanza n. 3597/11) concessa dal giudice su ricorso 7796/11, al fine di presentarsi regolarmente per l’espletamento della prova preselettiva. Un altro ricorso è quello sponsorizzato sempre da Tecnica della scuola, per gli aspiranti esclusi dal concorso per dirigente scolastico a causa dell’invio della domanda tra il 16 e il 19 agosto. Quindi un ricorso tira l’altro, infatti, prossimamente saranno in dirittura d’arrivo quelli dei docenti a tempo indeterminato che hanno avuto meno tempo per la preparazione dei test rispetto ai colleghi insegnanti a tempo indeterminato, quelli che si appelleranno alla identificabilità dei candidati nelle schede della prova preselettiva, quelli di coloro che non raggiungeranno gli 80/100, e la cui preparazione è stata fortemente condizionata dalla miriade di errori docimologici e non. Ma tra corsi e ricorsi aleggia sempre la madre di tutte le sospensioni procedurali, l’indagine della polizia postale che potrebbe far entrare in campo la magistratura ordinaria, con tutte le conseguenze che ne possono derivare. Aldo Domenico Ficara aldodomenicoficara@alice.it