Mentre molti sindacati ( primo fra tutti l’ANIEF ) si apprestano ad iniziare le procedure di ricorso amministrativo al TAR del Lazio, anche la politica comincia a porsi domande su quanto è accaduto nella prova preselettiva del concorso a Dirigente Scolastico. L’ Onorevole Alessandro Pagano, già Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione in Sicilia, che nel campo della Pubblica Istruzione regionale avviò il programma sull'Educazione ai Valori della Legalità con il progetto "Livatino-Grassi" sulla cultura della legalità contro il racket e l’usura;, e attraverso le Linee Guida "L’identità della scuola per il futuro" definì le direttici principali cui informare l'attività educativa della Scuola Siciliana e promosse un programma di 77 milioni di Euro per la messa in sicurezza delle Scuole siciliane, chiede, attraverso un’interrogazione parlamentare, al Ministro Gelmini valutazioni sul concorso in oggetto. Si riporta il testo dell’interrogazione parlamentare, ripresa dal sito web dell’On. Pagano: “Premesso che: in queste ore decine di migliaia di docenti che hanno preso parte alla pre-selezione del concorso a 2.368 posti di dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e per gli istituti educativi, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale - 4° serie speciale n. 56, il 15 luglio 2011, sono in attesa dei risultati delle prove effettuate a livello nazionale il 12 ottobre 2011; la prova in questione consisteva in un test di 100 domande con quesiti a risposta multipla della durata di 100 minuti (circa un minuto a domanda); relativamente a tale procedura di selezione sussistono alcuni punti da chiarire: a) congruità del tempo assegnato ai candidati per rispondere ai quesiti, tenendo presente che in un minuto dovevano leggere il numero (peraltro non progressivo) della domanda sul foglio-domande, cercare la domanda sul libro (male impaginato) contenente oltre 5.000 domande, leggere la domanda e le quattro risposte, individuare la risposta esatta, annerire perfettamente il cerchietto sul foglio-risposte; b) presenza nel librone di quesiti errati, dubbi, con risposte non univoche e opinabili; c) presenza nel librone di refusi, rinvenibili anche nella batteria pubblicata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, proprio nelle risposte esatte, che avrebbero potuto rappresentare segni di riconoscimento; d) predisposizione di aule ad hoc per candidati che, per qualche motivo, non si siano presentati nella sede assegnata che sono stati ospitati, dunque, in altre scuole; e) non apposizione dei codici identificativi sul foglio risposte in contemporanea al cartoncino anagrafico; f) presenza su alcuni siti web, già dal mese di luglio, di moltissimi quesiti poi pubblicati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 1° settembre e oggetto della prova; risulta evidente che la gestione della procedura di pre-selezione affidata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca al FORMEZ-ITALIA ha dato luogo a diverse anomalie che quasi certamente daranno origine a una pioggia di ricorsi (alcuni già presentati) innanzi al giudice amministrativo; per sapere se il Ministro non ritenga opportuno valutare la possibilità, anche per evitare il proliferare di eventuali ricorsi dei candidati esclusi al giudice amministrativo, di annullare completamente la prova preselettiva di cui in premessa e riproporla secondo criteri e modalità caratterizzati da maggiore chiarezza e attendibilità. PAGANO “. Se son rose fioriranno. Aldo Domenico Ficara aldodomenicoficara@alice.it