Gli indignados sono i
lavoratori precari a 500 euro, i disoccupati, quelli che si alzano alle
5 del mattino per lavorare in una fabbrica senza sapere se avranno un
futuro, i neolaureati senza una prospettiva e potremmo aggiungere una
fila lunghissima di persone schiacciate da una logica esecutiva di una
politica vessatoria e cieca. Tra gli indignados compaiono alcuni
esclusi dalla prova preselettiva al concorso DS, che riferiscono
pesanti accuse sulle procedure concorsuali, a cui è bene fare chiarezza in tempi brevi,
anche a costo di spostare o congelare le date, già definite, degli
scritti. Alcuni docenti, a loro dire, si sono trovati valutata
una scheda della fila B, dopo aver compilato e consegnato una
della fila A ( vedi articolo pubblicato su AetnaNet “ Mi hanno
scambiato il codice sul foglio per il concorso DS: da che parte sono ?
“ ), altri vogliono denunciare alla polizia postale strane telefonate
avvenute nell’immediatezza della consegna della scheda a lettura
ottica, altri stanno preparando richieste di danni, tramite la
magistratura ordinaria, agli esperti ( scelti da un Ministro che
probabilmente tra qualche ora non sarà più tale ) che hanno commesso un
tale scempio docimologico. Altri ancora come Gennaro Capodanno fanno
circostanziate osservazioni sulla durata delle future prove scritte, lo
stesso scrive: “Nel precedente corso-concorso, quello per intenderci
bandito nel 2004, il tempo per ciascuna delle due prove, stesura del
saggio e predisposizione del progetto, era indicato in sei ore,
nell’articolo 11 del relativo bando. Invece, nel bando dell’attuale
concorso, emanato con D.D.G. del 13.7.2011, questo dato risulta omesso,
laddove, per prassi, in un decreto che indice un bando di concorso o
stabilisce una prova scritta, la durata è espressamente indicata.
A colmare la lacuna ci ha pensato la recente nota, prot. n. 9008 -
datata 4 novembre 2011 ed indirizzata ai direttori generali degli
uffici scolastici regionali - della Direzione generale per il personale
scolastico, Ufficio II, del Dipartimento per l'Istruzione del Ministero
dell’istruzione, dell’università e della ricerca, avente per oggetto:
“Concorso dirigenti scolastici - Individuazione date prove
scritte”. In verità, leggendo il contenuto, nell’oggetto sarebbe
stato necessario aggiungere “e durata di tali prove”, perché è appunto
nella succitata nota che se ne determina la durata in otto ore.” Tutto
queste osservazioni ed altro ancora, che in continuazione
arrivano alla redazione di AetnaNet, rendono sempre più
complicata la prosecuzione del concorso, senza che questo possa
incappare nelle attenzioni della magistratura ordinaria, con il
pericolo di inficiare il tutto. Un'altra considerazione è la
imminente fine del governo Berlusconi ed il possibile arrivo di un
nuovo Ministro dell’istruzione. La domanda più che lecita, dal punto di
vista politico, è la seguente: Perché un nuovo Ministro
dell’Istruzione dovrebbe mettere a repentaglio la propria credibilità
politica con questo concorso ( o con quello che rimane di questo
concorso ) che sprizza guai da tutte le parti ? La risposta cominceremo
a sentirla dopo il pronunciamento del TAR del Lazio, il
24 novembre 2011.
Aldo Domenico
Ficara
aldodomenicoficara@alice.it