Oggi dopo la fine del
governo Berlusconi ed il quasi sicuro cambio al vertice del MIUR,
si vuole ritornare con l’attenzione all’articolo pubblicato su AetnaNet
dal titolo “ Mi hanno scambiato il codice sul foglio per il concorso
DS: da che parte sono ? “, dove si parla del possibile scambio dei
codici a barra, incollati sui fogli per la lettura ottica. Questi
Codici, che invece di rendere trasparente una prova selettiva, in
questo caso, determinano ed alimentano sospetti di manipolazione, tutti
da provare con l’uso di altri codici, quelli di procedura penale. I codici a barre sono un insieme
d'elementi grafici a contrasto elevato disposti in modo da poter essere
letti da un sensore a scansione e decodificati per restituire
l'informazione contenuta. La tecnologia prevalente e più affidabile
impiega uno o più raggi laser, abbinato di solito ad una testina
oscillante e in taluni casi ad un sistema di specchi, al fine di
moltiplicare le probabilità che qualsiasi codice stampato su un oggetto
venga letto al primo tentativo. Esistono anche dei lettori più
economici che utilizzano una barra di LED per illuminare i codici a
barre e un sensore CCD (Charged Coupled Device). La lettura dei codici
a barre è concettualmente molto semplice: un dispositivo fotoelettrico
viene fatto passare di fronte alle barre del codice, opportunamente
illuminate, e riceve il segnale derivante dalla presenza di zone
bianche e nere alternate. l'uscita dell'elemento fotoelettrico è un
segnale elettrico in cui l'informazione viene codificata sulla base
delle larghezze relative delle zone bianche e nere. Prendendo la più
stretta delle bande come unità si hanno bande di 1,2,3 e 4 unità. Sono
utilizzate sia le bande nere che gli spazi, ovvero il primo elemento da
considerare è la prima banda nera sulla sinistra, il secondo lo spazio
successivo, il terzo la banda successiva e così via. Come si diceva
sopra, esistono altri codici, che potrebbero rivelarsi decisivi negli
sviluppi temporali del concorso DS, come quello di procedura
penale, ovvero un corpo organico di norme strumentali a quelle di
diritto penale, dove con l'aggettivo strumentale è da intendersi quella
norma che è posta dall'ordinamento a garanzia, attraverso particolari
meccanismi (detti processi),
della norma sostanziale. Una cosa è certa, da domani cambieranno
i delicati equilibri interministeriali, che negli ultimi mesi hanno
minato la credibilità del’istruzione italiana ( vedi lo scempio
docimologico della prova preselettiva ) e qualcuno rimarrà orfano di
protezioni rassicuranti. Tempi
duri per chi si crede troppo idoneo.
Aldo Domenico
Ficara
aldodomenicoficara@alice.it